Red Bull insegue Mercedes, Ferrari indietro (e sotto inchiesta)
La prima giornata di prove libere si chiude con Hamilton incalzato a un solo decimo da Verstappen. Raikkonen, miglior ferrarista, è 4° e nel mirino dei commissari

MELBOURNE – Lewis Hamilton comincia il nuovo Mondiale esattamente nello stesso modo in cui aveva concluso il vecchio: in testa. Il campione del mondo in carica comanda entrambe le sessioni di prove libere del venerdì del Gran Premio d'Australia, ma se nella prima la Mercedes ha festeggiato la doppietta grazie al secondo posto di Valtteri Bottas, nella seconda ad affacciarsi alle sue spalle è stata invece la Red Bull di Max Verstappen. Il baby fenomeno olandese ha chiuso ad appena un decimo dall'anglo-caraibico, piazzandosi dunque davanti alla seconda Freccia d'argento del finlandese, che si è dovuto accontentare del terzo posto.
Ferrari in ritardo
Non è stata una giornata brillante, invece, per le due Ferrari. La migliore è stata quella di Kimi Raikkonen, terzo e finito anche sotto inchiesta da parte dei commissari con l'accusa di aver bloccato Bottas a inizio sessione, costringendolo a finire nella ghiaia delle vie di fuga. L'altra Rossa, quella di Sebastian Vettel, è quinta a mezzo secondo di distacco dalla vetta. Ancora peggio è andata alla seconda Red Bull, quella del padrone di casa Daniel Ricciardo, che non è andato oltre la settima posizione (dietro anche alla Haas di Romain Grosjean), poiché la sua simulazione di qualifica è stata interrotta da una bandiera rossa. Recupera la McLaren, che con Fernando Alonso si porta in ottava piazza, mentre più complicato è stato l'esordio della Alfa Romeo Sauber, che ha chiuso la classifica con Marcus Ericsson e Charles Leclerc rispettivamente al diciannovesimo e ventesimo posto.
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