28 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Calcio

Kalinic-Milan: addio dietro l'angolo

La mancata convocazione per la gara col Chievo e il pessimo rendimento stagionale allontanano sempre di più il croato dai rossoneri

Nikola Kalinic, centravanti del Milan
Nikola Kalinic, centravanti del Milan Foto: ANSA

MILANO - Per Nikola Kalinic è davvero un'annata stregata e non fosse per i mondiali da giocare con la nazionale croata (nella quale è comunque ovviamente la riserva di Mandzukic), il centravanti slavo farebbe meglio a chiudersi in casa in attesa di tempi migliori. Voluto espressamente da Vincenzo Montella che ha fatto sborsare al Milan ben 25 milioni di euro (25!), Kalinic ha sinora indispettito tutti a Milanello, tifosi in primis, nonostante le difese di rito di compagni ed allenatore (pardon, allenatori), concordi nel giustificare l'ingiustificabile, ovvero i miseri 4 gol messi a segno dal croato in campionato, il nulla in Europa e in Coppa Italia, e quel lavoro per i colleghi tanto apprezzato e decantato, quanto mai visto in oltre 7 mesi di lavoro.

Cessione

Finalmente, a marzo inoltrato, anche Gennaro Gattuso si è reso conto dell'inutilità di Kalinic, vera palla al piede di un Milan in netta ripresa da quando in panchina siede l'allenatore calabrese. Alla vigilia della partita contro il Chievo, infatti, il tecnico milanista ha escluso il croato ex Fiorentina dalla lista dei convocati per scelta tecnica, reo di essersi allenato male e svogliatamente una volta saputo che a giocare sarebbe stato ancora (e giustamente) il pimpante Cutrone. I dati forniti dal GPS con cui si allenano i calciatori rossoneri hanno evidenziato un lavoro di Kalinic a ritmi ridottissimi e Gattuso ha scelto di lasciarlo a casa: chi non si impegna non solo non gioca, ma non merita nemmeno la convocazione. Uno strappo difficilmente ricucibile fra Kalinic e il Milan, con l'attaccante slavo che in estate verrà messo sul mercato, sperando che qualcuno in Europa (qualche amatore) o più probabilmente in Cina apprezzi ancora quelle qualità che a Milano nessuno ha potuto vedere. Cina che aveva offerto 40 milioni di euro per avere Kalinic, cocciuto invece nel volere solo il Milan con Montella, cocciuto ancor di più, innamorato della duttilità e del grande sacrificio del calciatore slavo. Gli unici sacrifici, invece, li hanno fatti i sostenitori milanisti, costretti a sorbirsi il nulla cosmico di un calciatore spento.