25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Calcio

Il calcio italiano ad una svolta: pronte le squadre B

Ad un passo la scelta che potrebbe cambiare ordine e struttura dei campionati

Il calcio italiano si prepara a rivedere la composizione dei campionati
Il calcio italiano si prepara a rivedere la composizione dei campionati Foto: ANSA

ROMA - Tempo di scelte per gli organi federali del calcio italiano, impegnati nella rinascita del pallone dopo la clamorosa estromissione della Nazionale dai mondiali di calcio ed un meccanismo che se prima faceva acqua ora gronda perdite a non finire. Non solo la scelta del nuovo commissario tecnico azzurro, in cantiere ci sono anche le modifiche sui campionati professionistici che entro breve potrebbero subire autentiche rivoluzioni, come ad esempio la riduzione delle squadre partecipanti, con la serie A che tornerebbe a 18 club e la serie B a 20 dopo oltre dieci anni.

Cambiamenti

E poi c’è la serie C che ha già da tempo abbandonato la doppia divisione fra C1 e C2 tornando un’unica serie, ma che sta evidenziando crisi profonde con società cancellate a stagione in corso (vedi Modena), società in gravissime condizioni economiche e quasi impossibilitate a proseguire il campionato (vedi l’Arezzo) e società che pregano di non fallire a fine anno con debiti che sovrastano le proprietà (vedi Vicenza ed Akragas). La Lega di serie C vuole mantenere per il prossimo anno il format con 3 gironi da 20 squadre ciascuno, ovvero 60 club totali, soluzione che al momento appare impossibile per le condizioni economiche di svariate società, motivo che però gli organi federali vogliono aggirare introducendo dopo anni di proposte andate a vuoto, le squadre riserve, le cosiddette società B che in Spagna, Germania e Portogallo sono presenti già da anni. Una rivoluzione che permetterebbe ai club di serie A (specialmente ai più grandi) di utilizzare i loro giovani in campionati professionistici come la serie C ed eventualmente la B, aumentando la competitività dei ragazzi e velocizzandone la crescita. Idea che potrebbe presto tramutarsi in realtà, approfittando della crisi economica del calcio italiano che forse dal baratro può iniziare a risalire.