20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
MotoGP

C'è già un sostituto (provvisorio) per l'ammalato Folger

Sulla Yamaha satellite del team Tech 3 nei primi test pre-campionato in Malesia dovrebbe salire l'ex MotoGP Yonny Hernandez. Ma (forse) non sarà lui il nome definitivo

Yonny Hernandez
Yonny Hernandez Foto: Michelin

ROMA – Mentre continua la spasmodica ricerca di un sostituto a tempo pieno per Jonas Folger, che solo la scorsa settimana ha annunciato il suo momentaneo ritiro dalla MotoGP per malattia, la Tech 3 avrebbe già individuato il suo supplente temporaneo per i primi test pre-campionato a Sepang, in programma dal 28 al 30 gennaio prossimi. Si tratterebbe di Yonny Hernandez, 29enne colombiano con alle spalle cinque stagioni in MotoGP tra il 2012 e il 2016 e l'ultima in Moto2 conclusa bruscamente a metà campionato con un divorzio dalla squadra Agr a causa degli scarsi risultati. Hernandez ha già un contratto per disputare il prossimo Mondiale Superbike in sella alla Kawasaki Zx-10R della scuderia italiana Pedercini Racing, ed è stato proprio il boss Lucio Pedercini a confermare alla Gazzetta dello Sport che il suo collega del team satellite Yamaha, Hervé Poncharal, lo ha contattato per chiedergli di concedere il suo pilota in prestito per le prossime prove.

Valutazioni in corso
Si tratterà infatti solo di un rimpiazzo transitorio: l'esperienza maturata da Yonny nella classe regina dovrebbe aiutare la formazione francese e il suo vicino di box, il titolare Johann Zarco, a cominciare il lavoro di messa a punto sulla M1 dello scorso anno. Poi, lo stesso Poncharal ha chiarito che, già a partire dai successivi test in Thailandia, vorrebbe avere in moto il pilota che sarà identificato come titolare per tutta la prossima stagione. Non è ancora chiaro se lo stesso Hernandez sia tra i piloti in lizza per il posto: tra i nomi circolati negli ultimi giorni ci sono quelli di altri suoi colleghi attualmente accasati in Superbike, come Jonathan Rea, Michael van der Mark e Sylvain Guintoli, di collaudatori come Kohta Nozane e Stefan Bradl, ma anche di giovani della classe di mezzo come il nostro Pecco Bagnaia.