24 marzo 2025
Aggiornato 18:00
Calcio | Europa League

Tra sogni e fantasmi, Milan alla ricerca della propria identitą

A caccia del primato nel girone di Europa League, ma soprattutto in cerca di tranquillitą economica e finanziaria dopo l’inquietante inchiesta relativa alla situazione patrimoniale del presidente Yonghong Li, il Milan tenta di trovare stabilitą e una propria identitą. Magari approfittando della presenza di Kaką oggi a San Siro come fonte d’ispirazione.

Il brasiliano Kaką oggi in visita al Milan
Il brasiliano Kaką oggi in visita al Milan Foto: ANSA

MILANO - Sono giornate movimentate queste per l’Ac Milan, storico club italiano stritolato dalle anguste spire della instabilità finanziaria, ma anche alla disperata ricerca di una precisa identità tecnica e tattica che garantirebbe all’universo rossonero almeno un respiro di sollievo. Invece nulla. La situazione in cui versa la società di via Aldo Rossi è sempre più precaria, in bilico tra redenzione (stasera ad esempio, con la vittoria sull’Austria Vienna, i ragazzi di Montella potrebbero conquistare la vittoria nel girone di Europa League con un turno di anticipo) e precipizio finanziario. 
In mezzo ci sarebbe pure la fascinazione di un passato recente e vincente rappresentato da Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà, che oggi torna a Milano a far visita alla sua vecchia squadra, chissà se alla ricerca di un ingaggio oppure spinto dalla semplice nostalgia di casa.

La difesa di Berlusconi
Tornando alle questioni finanziarie, abbiamo già ricordato che il Financial Body dell’Uefa, spinto ad ulteriori approfondimenti a seguito dell’inquietante inchiesta del New York Times, ha richiesto all’amministratore delegato Marco Fassone un supplemento d’indagine alle 150 pagine del faldone già consegnato a Nyon, sulla posizione sempre più misteriosa del proprietario del Milan, l’imprenditore cinese Yonghong Li. 
È vero che, come ha sottolineato Silvio Berlusconi nella giornata di ieri attraverso il canale social di Twitter che «Per cedere il Milan, Fininvest si è affidata ad advisor, studi legali e banche di livello internazionale. Gli acquirenti cinesi hanno sempre rispettato puntualmente gli impegni presi e un fondo importante come Elliott ha ritenuto di poter garantire loro un prestito rilevantissimo», ma è altrettanto innegabile che tanti, troppi punti interrogativi relativi alla consistenza patrimoniale del nuovo proprietario restano in piedi.

Ceferin preoccupato
Tra l’altro è curioso come Marco Fassone, fin dalle prime ore promotore della trasparenza a tutti i costi nei confronti dei tifosi, abbia alzato un autentico muro a protezione dell’immagine di Yonghong Li e che la difesa d’ufficio dell’imprenditore cinese debba arrivare da tifosi appassionati, da giornalisti fiduciosi, perfino dall’ex patron del Milan, ma non dall’attuale proprietà che avrebbe il dovere di farlo.
Per la cronaca, nella giornata di ieri, dalla Svizzera sono arrivare le parole tutt’altro che tranquillizzanti del numero uno dell’Uefa Aleksander Čeferin, che a proposito del Milan ha dichiarato: «Ci stiamo lavorando, non posso dire nulla. Sono preoccupato, ma vediamo che cosa succede. A metà dicembre l'organismo competente si pronuncerà». 

Caccia al primato
In tutto questo can can mediatico-societario-finanziario ci sarebbe anche una squadra di calcio che sta cercando in tutti i modi di tirarsi fuori dalle sabbie mobili di una situazione incresciosa. A distanze siderali dalla vetta in campionato, con l’obiettivo di inizio stagione (arrivare tra le prime quattro per accedere alla prossima edizione della Champions League) già virtualmente evaporato, resta solo l’Europa League che oggi potrebbe garantire una preziosa boccata d’ossigeno alla compagine di mister Montella. Battendo questa sera a San Siro gli austriaci dell’Austria Vienna (già sconfitti 5-1 all’andata), il Milan potrebbe conquistare il primo posto nel girone con un turno di anticipo e dedicarsi anima e cuore ad una improbabile risalita in campionato. Chissà che la presenza di Kakà oggi a San Siro non possa rappresentare per la squadra rossonera una preziosa fonte d’ispirazione.