29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
MotoGP | Gran Premio d'Australia

GP tosto per Valentino Rossi, tra spalla dolorante e rischio pioggia

Nonostante le due cadute di Motegi, le condizioni fisiche del Dottore sono relativamente buone: «Ho solo un po' di male, spero di non soffrire troppo in moto». Ma la preoccupazione maggiore arriva dalla sua Yamaha, che non garantisce prestazioni di livello, specialmente con la pista bagnata

Valentino Rossi in sella alla Yamaha
Valentino Rossi in sella alla Yamaha Foto: Michelin

PHILLIP ISLAND – Nonostante tutto, Valentino Rossi sta abbastanza bene. Le due cadute di Motegi, particolarmente quella violenta di domenica, non hanno di certo dato una mano alla guarigione delle fratture alla tibia e al perone, ma a fargli più male al momento è soprattutto la spalla, che ha preso una grossa botta nell'ultima gara: «Sono stato fortunato a non aver peggiorato le condizioni della gamba, perché la caduta è stata brutta – racconta il Dottore alla vigilia di Phillip Island – Ho solo un po' di dolore alla spalla, che spero di non sentire troppo in sella alla moto, per il resto sto bene. Per me questa pista sarà un po' più semplice fisicamente, in particolare rispetto a Motegi, perché è più guidato. Ma allo stesso tempo dovrò stare molto tranquillo perché questo tracciato, specialmente in condizioni variabili, è pericoloso perché è velocissimo. Perciò bisogna comunque fare attenzione».

Difficoltà tecniche
Se fosse solo per le sue condizioni fisiche, però, il fenomeno di Tavullia potrebbe ancora stare tranquillo. A dargli decisamente più grattacapi, invece, sono le recenti prestazioni della sua Yamaha, in crisi sempre più nera: «Questa è un'altra pista, un altro tipo di aderenza, un'altra temperatura, un altro weekend in cui siamo pronti a dare il massimo – spiega il nove volte iridato – Ma in particolare bisognerà tenere d'occhio il meteo, che qui cambia sempre molto rapidamente. Spero nell'asciutto e poi vedremo. L'anno scorso la gara andò bene per me, fui veloce alla domenica con il bel tempo. Il test dello scorso febbraio, invece, fu molto più difficile per me, ero molto lento (si classificò dodicesimo, ndr). Perciò domani dovrò cercare di comprendere il mio livello».

Danza del sole
La disperata ricerca di una via d'uscita in tempo per la fine della stagione, ovviamente, non si ferma, all'interno dei box della casa dei Diapason: «Nuove componenti non ce ne sono, ma sto lavorando molto sull'assetto – rivela il numero 46 – Sarebbe interessante capire anche come ce la caviamo con temperature più alte, ma qui si prevede freddo. Perciò ci aspetta una situazione difficile, specialmente sul bagnato. Con l'asciutto abbiamo qualche problema ma possiamo essere un po' più competitivi». Purtroppo, le previsioni meteo in Australia preannunciano un altro weekend bagnato: la condizione peggiore in assoluto per l'ultimo modello della M1. «Per noi è difficile da spiegare, perché sia in passato con le gomme Bridgestone, ma anche l'anno scorso con le Michelin la moto andava forte con l'acqua, e io ero sempre piuttosto veloce – conclude Vale – Dobbiamo comprendere il perché. A Motegi abbiamo praticamente sempre fatto fatica, dal venerdì alla domenica. Di sicuro gli ingegneri giapponesi e anche tutto il team hanno idee diverse, varie soluzioni da provare, a partire da una modifica nella distribuzione dei pesi. Ma in ogni caso spero che le condizioni resteranno asciutte».