29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Calciomercato Milan

Raiola-Milan, distanza concettuale: ora Donnarumma è più lontano

La questione del rinnovo di contratto del giovanissimo portiere rossonero si arricchisce di una nuova puntata. Mentre il club di via Aldo Rossi invita l’entourage di Donnarumma a prendere una decisione, Mino Raiola predica calma e rinvia il confronto a dopo l’estate. Una pretesa intollerabile per il Milan.

I bei tempi in cui Gigio salutava orgoglioso la curva
I bei tempi in cui Gigio salutava orgoglioso la curva Foto: ANSA

MILANO - Eccoci di nuovo qui - e per chissà quanto tempo ancora - ad avventurarci in un’ardita e avventurosa interpretazione di una delle vicende più indecifrabili della recente storia del calcio italiano: il rinnovo di contratto di Gianluigi Donnarumma con il club del quale è tifoso fin da bambino, il Milan.
Non appaia retorica la precisazione, perchè probabilmente è proprio su queste quattro parole che si concentra la questione, quello che abbiamo già descritto come il corto circuito emozionale tra Gigio e il club di via Aldo Rossi. Il mistero sul perchè un ragazzo come Donnarumma, cresciuto a pane e valori sani (famiglia, lavoro, amore, rispetto, etc. etc.), abbia deciso di affidarsi al venale genio affaristico di Mino Raiola, campione mondiale indiscusso della moltiplicazione dei soldi e dei bonus. Apparentemente due mondi troppo distanti per essere in sintonia. 

La manovra di Raiola
E infatti eccoci qui a commentare un tira e molla estenuante a base di offerte, risposte mancate, ripicchette, ammiccamenti, minacce più o meno velate, mentre Donnarumma, in tutto questo indecoroso baillamme, perde ogni giorno che passa un grammo di fiducia in sè stesso (come si è visto anche a Cagliari) e un kg di amore da parte dei tifosi rossoneri, sempre meno disposti a tollerare l’indecisione di Gigio, manovrato da Raiola.

Distanza concettuale
Una cosa appare chiara e induce a sempre minori speranze: le due parti sono troppo distanti, non tanto dal punto di vista economico quanto da quello concettuale. Il Milan ha messo sul piatto un quinquennale da 3,5 milioni di euro a stagione, cifra che potrebbe perfino ingolosire la famiglia Donnarumma, un po’ meno il procuratore di Nocera Inferiore. La distonia più evidente riguarda la questione temporale. Mentre infatti Raiola continua a ribadire che non c’è fretta, che Donnarumma adesso dovrà andare serenamente in vacanza e poi si penserà al suo rinnovo, Fassone e Montella sono di tutt’altro avviso.

Piano B
Il Milan non può permettersi di restare con un portiere a scadenza, rischiare di ritrovarsi con il cerino in mano tra 12 mesi e perdere a parametro 0 il ragazzo. In via Aldo Rossi c’è l’assoluta necessità di sbrogliare quanto prima la matassa, capire se Gigione sarà il portiere rossonero anche nella prossima - e nelle prossime - stagione, oppure in alternativa iniziare a guardarsi attorno e cercare un altro estremo difensore di pari livello per compensare la partenza del gigante di Castellammare di Stabia.

Qualcuno dovrà spiegarci…
Perchè una cosa a questo punto pare certa, se Raiola non arriverà a più miti consigli, ma soprattutto se lo stesso Donnarumma (e tutta la sua famiglia) non tirerà fuori l’orgoglio sbattendo sotto al muso del procuratore tutta la sua voglia di restare al Milan, Gigio finirà inevitabilmente sul mercato. E a quel punto si che qualcuno dovrà metterci la faccia e spiegare ai sempre più perplessi tifosi rossoneri che la fede e l’amore per la maglia contano, ma i soldi decisamente di più.