26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Domani la MotoGP inizia il weekend del Gran Premio di Francia

A Le Mans Yamaha favorita. O no? Valentino Rossi «non sa cosa aspettarsi»

Sulla carta l'aderenza aumentata e la temperatura diminuita dovrebbero evitare un bis del disastro di Jerez. Ma l'esperienza ha insegnato al Dottore che non si possono più fare pronostici alla vigilia: «Di solito qui siamo sempre andati forte, ma non posso esserne certo»

Valentino Rossi nella conferenza stampa della vigilia a Le Mans
Valentino Rossi nella conferenza stampa della vigilia a Le Mans Foto: Michelin

LE MANS – La notizia buona per Valentino Rossi è che Le Mans, sulla carta, dovrebbe essere una pista Yamaha: non solo perché l'anno scorso Jorge Lorenzo e lui portarono a casa la doppietta, ma anche perché le condizioni di aderenza (elevata, grazie all'asfalto nuovo) e di temperatura (molto più bassa) si prospettano al contrario di quelle disastrose dell'ultima prova in Spagna. La notizia cattiva è che, sempre sulla carta, anche Jerez doveva essere un circuito amico, e invece sappiamo tutti com'è andata a finire: «È stata una grossa delusione, per me e per tutto il team – ha raccontato il Dottore alla vigilia del GP di Francia – Una delusione che non ci aspettavamo, considerando il risultato delle ultime tre gare e dell'anno passato. Purtroppo abbiamo perso il piccolo vantaggio che avevamo sulle due Honda, ma io resto davanti in classifica e questo è positivo. Sicuramente dovremo lavorare molto per cercare di capire i motivi per i quali abbiamo faticato così tanto a Jerez, in tutte le condizioni. Sembrava che la M1 non si sposasse bene alle gomme in tutta la pista e proprio per questo non so cosa aspettarmi nemmeno questo weekend. Di solito, qui siamo sempre andati bene nelle scorse stagioni, ma devo aspettare per capire se avrò un buon feeling». E poi, a complicare ulteriormente la situazione è attesa pure la pioggia: «Il meteo non è granché, fa molto freddo e ci aspettiamo pure la pioggia – prosegue il fenomeno di Tavullia – Sarà importante anche provare in queste condizioni. Abbiamo fatto un giorno di test qui prima di Jerez per sperimentare il nuovo asfalto ma le condizioni non erano fantastiche neanche quella volta. La superficie mi sembra ben fatta, quasi senza buche, quindi l'aderenza sarà elevata e le gomme funzioneranno meglio: penso sarà positivo per tutti».

Asfalto sconosciuto per la Honda
Diametralmente opposta è invece la situazione in casa Honda, reduce da una doppietta in terra iberica, ma che il nuovo asfalto del tracciato francese non l'ha ancora mai provato: «Jerez è stata una grande sorpresa per la Honda, perché ci saremmo aspettati di faticare di più lì, invece sono riuscito a lottare per la vittoria fino agli ultimi giri – spiega Marc Marquez – E anche nel test di lunedì ho fatto molti giri e provato tante soluzioni. Qui a Le Mans vedremo: la superficie è un'altra incognita, perché è cambiata, così come la nostra moto. Cercheremo di usare i dati di Cal Crutchlow, che qui ha provato». Gli fa eco il suo compagno di squadra Dani Pedrosa, vincitore dell'ultima gara: «Qui dobbiamo provare il nuovo asfalto, ma i piloti che ci hanno girato hanno parlato di un'aderenza buona. Perciò si tratta di capire le sensazioni in curva, dove sono le buche. In compenso, nelle ultime due gare siamo migliorati turno dopo turno e dopo l'ultimo test partiamo da una base piuttosto buona, perciò spero che fin dall'inizio del weekend la moto vada ancora bene. Ci serve tempo per provare le gomme, e la pioggia di domani potrebbe guastare i nostri piani».

Aspiranti guastafeste
E a cercare di rovinare i programmi dei big ci sarà anche una nutrita schiera di outsider. Da Jorge Lorenzo, che ha appena portato a casa il suo primo podio in Ducati: «Per me Le Mans è una pista magica, e può adattarsi bene anche alla Ducati. Confido in me stesso, nel mio team e nel potenziale della moto». Fino all'idolo di casa Johann Zarco, vera sorpresa di questo inizio di campionato: «Sarà un weekend speciale, dopo un grande debutto e una bella gara a Jerez – conclude il pilota satellite Yamaha – I tifosi mi spingono verso il podio e io vorrei, ma mi serve tempo, sto ancora imparando. La mia moto va forte in molte condizioni, al momento, e ha il potenziale per farcela, perciò se avrò quel qualcosa in più, perché non potrei restare con i migliori?».