18 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Calcio - Serie A

Polveri bagnate in casa Milan: il problema attacco per Montella

Nel Milan che nelle ultime settimane sta faticando e non poco, il dato allarmante viene fornito proprio dagli attaccanti rossoneri, in particolare da Bacca e Lapadula. Il primo è ormai ai margini del progetto, il secondo forse non è davvero all’altezza. Fassone e company nel frattempo si guardano attorno.

Carlos Bacca e Vincenzo Montella
Carlos Bacca e Vincenzo Montella Foto: ANSA

Milano – In un Milan che di chiudere il discorso qualificazione in Europa League non sembra proprio aver voglia, emerge ormai indiscutibilmente la problematica relativa al ruolo di prima punta. I gol dei protagonisti sopracitati non mancano, con il colombiano che ha timbrato il cartellino in ben 14 occasioni. L’ex Pescara invece, con molti minuti in meno all’attivo, ha comunque gioito in 6 occasioni: non tantissimo certo, ma vanno considerate le «sole» 21 presenze, la maggior parte inoltre da subentrante. La vera problematica però, nasce dal fatto che i due non sono più decisivi, venendo meno a quello che è il marchio di fabbrica dell’attuale Serie A, caratterizzata da bomber in grado di essere identificati come vera e propria arma della propria squadra (Higuain-Juventus, Belotti-Torino, Icardi-Inter, Dzeko-Roma, Immobile-Lazio). Il Milan al momento sembra spuntato.

Caso Bacca

Più che di caso con l’ex Siviglia, ormai si deve parlare di classico tormentone. Un vero e proprio amore tra lui e il Milan non è mai sbocciato davvero: il colombiano è dato sul piede di partenza in ogni benedetta sessione di mercato. Ne risente lui, ne risente l’ambiente. Carlos nella disfatta di ieri sera non è stato gettato nella mischia neanche per un minuto. Segno che Montella lo ha ormai definitivamente posto ai margini. Purtroppo Bacca mai si è adeguato al gioco del tecnico, che malgrado dichiarazioni di sorta ha bisogno di altro. E non va dimenticato il caratterino dell’attaccante, che immaginiamo non faccia nulla per celare il non digerire qualche panchina di troppo.

La voglia di Lapadula non basta

Lapadula al contrario del primo la voglia di Milan ce l’ha, è evidente, palese. Lotta, corre, si sbatte. Ma purtroppo, duole ammetterlo, al momento non è sufficiente. Forse paga il salto di categoria, forse paga il momento del Milan, forse paga il cambio di vita. Ma Gianluca è ormai un lontano parente di quello ammirato in Serie B con la maglia del Pescara. I tifosi sono dalla sua parte, ma il tempo sembra essere terminato; non siamo infatti sicuri che nelle 3 gare mancanti la società possa essere convinta dall’attaccante.

Niente nomi ufficiali

In ogni caso i nomi che ruotano intorno all’orbita rossonera del futuro sono i soliti caldeggiati in queste settimane, nonostante lo stesso Mirabelli abbia definito «prematuro» indicare obiettivi sicuri: si va dal sogno Belotti a quello Morata per arrivare al più fattibile Kalinic. Si spera in definitiva che si riesca però a trovare una soluzione definitiva a quello che, da quando è partito Ibrahimović, è diventato un vero e proprio problema a tinte rossonere.