30 marzo 2023
Aggiornato 20:00
Il pilota finlandese si guadagna i complimenti del boss

Kimi Raikkonen è tornato: ora la Ferrari può contare anche su di lui

Nel Gran Premio di Russia anche Iceman ha messo fine al suo digiuno di podi, regalando finalmente una prestazione convincente fin dalle qualifiche. Ma non gli basta: «Mancano dei piccoli dettagli per arrivare alla vittoria»

Kimi Raikkonen sul podio di Sochi
Kimi Raikkonen sul podio di Sochi Foto: Ferrari

ROMA – È arrivato terzo al traguardo, eppure in un certo senso uno dei vincitori del Gran Premio di Russia è stato proprio lui. Salendo sul podio per la prima volta della stagione, ma ancor più qualificandosi secondo, ad un soffio dal suo compagno di squadra Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen ha improvvisamente rilanciato le sue quotazioni che, dopo i primi tre weekend di gara della stagione, apparivano in inesorabile calo. Tanto da guadagnarsi, finalmente, anche i complimenti espliciti del suo team principal Maurizio Arrivabene: «Sono davvero contento, soprattutto perché abbiamo una grande macchina e due piloti eccezionali: e sottolineo due – ha dichiarato ai microfoni di Sky Italia – È bello vederli sorridere. Kimi non è un pilota lento. Magari ci metterà un po' di più a inizio stagione a trovare il passo, ma quando lo trova, ha un piede destro davvero pesante».

Inizia la crescita
Che fosse solo una questione di tempo per trovare il giusto feeling con la nuova Ferrari, del resto, lo aveva dichiarato lui stesso già un paio di settimane fa. E, a Sochi, ha dimostrato di avere avuto ragione, e che non si trattava soltanto di una scusa: «Sì, il mio inizio di stagione è stato duro, non certo ideale – ha ammesso dopo la gara – Ma in questo weekend di sicuro ho fatto un passo avanti. Sono stato molto più contento di come sono andate le cose, anche se ho chiuso solo terzo. Ho perso una posizione alla partenza e poi nel prosieguo della gara non è successo molto altro. Continuo a cercare di migliorare e sono sicuro che ci arriverò, ma dipende tutto dai piccoli dettagli che devono andare tutti al loro posto, per riuscire a raggiungere la prima posizione. I primi quattro o cinque sono molto vicini quasi tutte le volte, perciò sono le piccole cose a fare una grossa differenza alla fine».

Tra finlandesi
Dopo la bandiera a scacchi, Raikkonen ha trovato anche il tempo per congratularsi per la prima vittoria con il suo connazionale Valtteri Bottas, con il quale in passato il rapporto non è sempre stato idilliaco: «Sono contento per lui – ha spiegato – La gente spesso pensa che ho qualcosa contro di lui perché ci siamo scontrati alcune volte, ma in realtà sono contento. Sarei stato contento anche se avesse vinto Seb, ovviamente. Tra le due Ferrari e le due Mercedes quest'anno sarà lotta aperta, sarà emozionante, anche se molte volte il risultato finale dipenderà da quello che succede al primo giro. Va così. Speriamo che le cose migliorino ancora: questo weekend sono più contento ma ovviamente il terzo posto non mi basta». Riuscirà a fare un altro passo avanti già nella prossima tappa iridata di Barcellona? «Vedremo cosa accadrà tra due settimane – chiosa Kimi – Se ne parla sempre tanto perché è la prima vera gara europea. Aspettiamo e vedremo». Non lo chiamano Iceman per caso.