29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Cessione Milan

Closing Milan: tra Fininvest-Ses rischio di scontro frontale

Non si intravedono spiragli di luce nella trattativa che dovrebbe portare alla cessione dell’Ac Milan da Fininvest a Sino-Europe Sports. Berlusconi vorrebbe inserire clausole vincolanti, i cinesi - in caso saltasse l’operazione - sono pronti alla battaglia legale.

MILANO - L’avvocato Azzeccagarbugli di manzoniana memoria si sarebbe trovato d’incanto nella vicenda del passaggio di mano dell’Ac Milan da Fininvest a Sino-Europe Sport. Perchè mai, nella storia del football mondiale, cessione di società di calcio è stata tanto ingarbugliata come quella riguardante il club di via Aldo Rossi. 

Dopo mesi e mesi di trattative, approfondimenti, analisi, verifiche, controlli, l’unico traguardo raggiunto finora tra le parti è una situazione di di stallo imbarazzante e una confusione sempre più irritante.

Fastidio crescente

Tra ritardi e slittamenti, proroghe e tante chiacchiere al vento, adesso davvero non si sa cosa possa ancora accadere. Malgrado le parole di rassicurazione pronunciate ufficialmente da Berlusconi («I cinesi hanno solo chiesto un’ulteriore breve proroga, in questo non vedo nulla di preoccupante»), indiscrezioni provenienti da fonti vicine a Fininvest raccontano di un presidente del Milan sempre più insofferente nei confronti del consorzio cinese Sino-Europe Sports.

Nuove condizioni

La scelta di non concedere la proroga ma attendere questa nuova caparra di 100 milioni entro venerdì ha come obiettivo quello di mettere con le spalle al muro i misteriosi acquirenti e costringerli a calare le carte. Ecco perchè in caso di adempimento economico dei cinesi nei tempi e nei modi concordati, l’ipotetico nuovo accordo da riscrivere ex-novo conterrà alcune disposizioni stringenti che metteranno Sino-Europe Sports in condizione di non potersi più nascondere dietro le consuete risposte di comodo (obblighi di riservatezza, i controlli del governo di Pechino, etc. etc.). Quindi il nuovo contratto tra Fininvest e Ses sarà caratterizzato da nuove clausole che garantiscano la consistenza dell'acquirente, la tracciabilità dei finanziamenti di Sino Europe e perfino quel famoso piano di investimento  per rilanciare il Milan che tanto sta a cuore ai tifosi rossoneri.

Scontro frontale

Novità che sembra aver infastidito molto i nuovi acquirenti. Secondo il Corriere dello Sport oggi in edicola, si ipotizza il rischio di uno scontro frontale tra venditore ed acquirente con la possibilità che in caso di trattativa definitiva saltata, SES possa addirittura arrivare a reclamare quanto già versato a Fininvest, adducendo come giustificazione l’impossibilità di ottemperare agli obblighi contrattuali per ragioni indipendenti dalla loro volontà (le famose restrizioni del governo di Pechino riguardo l’esportazione di capitali all’estero). Sarebbe davvero il colmo: dopo aver tenuto paralizzato un club per quasi un anno con una trattativa a dir poco fantasiosa, arrivare ad uno scontro frontale in tribunale sarebbe l’ennesima barzelletta che i tifosi del Milan non sono più disposti a tollerare.