29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Fa discutere la decisione di non rilasciare dichiarazioni

Silenzio stampa Ferrari: in pista vola, fuori tace. Ed è polemica

Nemmeno dopo il positivo debutto nei test pre-campionato della nuova SF70H il presidente Sergio Marchionne ha permesso al suo pilota Sebastian Vettel di parlare: bisognerà aspettare mercoledì. E la stampa e i tifosi si ribellano

Sebastian Vettel in azione sulla nuova Ferrari SF70H nel primo giorno di test a Barcellona
Sebastian Vettel in azione sulla nuova Ferrari SF70H nel primo giorno di test a Barcellona Foto: Ferrari

BARCELLONA – Quando ammetteva che i suoi proclami di vittoria del passato inverno, poi infrantisi contro la dura realtà della peggior stagione ferrarista degli ultimi anni, lo avevano fatto sembrare «sciocco», Sergio Marchionne evidentemente parlava sul serio. Memore della lezione del 2016, infatti, stavolta il presidente ha innestato una brusca retromarcia, sostituendo alla strategia degli annunci quella del silenzio stampa. Un silenzio che è perdurato per tutti i mesi di intenso lavoro sulla nuova monoposto, ma che non si è interrotto nemmeno quando la SF70H, aggressiva e tecnicamente coraggiosa, è stata ufficialmente presentata, con un lancio talmente breve e sobrio da non poter nemmeno essere definito come cerimonia. E neppure dopo: perfino ieri sera, dopo che il debutto ufficiale della vettura nei test pre-stagionali si è concluso con un promettente secondo posto di Sebastian Vettel, confermando l'affidabilità e l'apparente velocità dell'ultima nata di casa Ferrari, al pilota tedesco è stato proibito di parlare con i giornalisti. La sua prima conferenza stampa è in programma solo domani, dopo la sua seconda e ultima sessione di prove personali.

La stampa in rivolta
Mentre tutte le altre squadre hanno già rilasciato le loro prime impressioni sulle vetture 2017, insomma, per la Rossa dobbiamo accontentarci delle indiscrezioni trapelate dal box: «La Ferrari non parla – ha spiegato un giornalista ben inserito nelle vicende di Maranello come Leo Turrini – ma è contenta del risultato del primo giorno di test». Non altrettanto contenti di questa consegna del silenzio, che sarebbe stata decisa da Marchionne in persona, sono stati invece i colleghi dei grandi giornali italiani: «Il basso profilo è accettabile, ma non il silenzio completo», ha lamentato Luigi Perna, inviato della Gazzetta dello Sport. «I giornalisti non sono come gli ingegneri – gli ha fatto eco il quotidiano finlandese Iltalehti – Dovremmo poter raccontare il punto di vista dei piloti ai tifosi, che hanno il diritto di sentirlo». Ancor più dura è stata la Repubblica: «Cominciare la stagione con un silenzio stampa è la scelta più assurda che si sia vista negli ultimi mesi. Non far parlare Vettel dopo una maratona del genere, tutto sommato un buon segno, non danneggia i giornalisti (che peraltro in questo caso nulla hanno fatto di male alla Ferrari, non ancora, almeno) ma danneggia i tifosi di tutto il mondo, che infatti sui forum e i social hanno protestato vivacemente. E dunque danneggia il Cavallino stesso. Dopo il mesto presepe vivente del giorno della presentazione del lancio della nuova vettura, arriva questo silenzio stampa immotivato: un conto è il basso profilo chiesto da Marchionne, un altro conto è la sciatteria».

Cosa dicono gli altri
Dunque, per i primi commenti sul debutto della nuova Ferrari ci dobbiamo affidare alle parole degli avversari: «La Mercedes mi sembra molto sofisticata, mentre per quanto riguarda la Ferrari non comprendo bene l'area delle fiancate, che a me pare molto complicata», ha ammesso il genio dell'aerodinamica Red Bull, Adrian Newey. Gli ha fatto eco il direttore tecnico della Toro Rosso, James Key: «La Ferrari sembra davvero interessante, diversa dalle altre macchine». E l'esordio nelle prove ha convinto anche l'ex pilota di F1 Marc Surer: «Ho avuto un'ottima impressione, si vede che hanno fatto un buon lavoro durante l'inverno – ha dichiarato al quotidiano tedesco Bild – Dal suono del motore, la Ferrari non mi sembra affatto inferiore alla Mercedes. Ora vedremo se questo sarà sinonimo di prestazioni».