Mercedes e Red Bull rispondono alla Ferrari: ricorso contro lo stop ai loro trucchetti
Le due rivali dirette del Cavallino rampante non ci stanno e chiedono alla Federazione internazionale dell'automobile di poter continuare ad utilizzare le loro sospensioni idrauliche di cui inizialmente Maranello aveva ottenuto la proibizione

ROMA – Il Mondiale 2017 di Formula 1 è iniziato in anticipo. Prima ancora di scendere in pista, i top team hanno infatti cominciato a darsi battaglia su tutt'altro fronte: sui tavoli della Federazione internazionale dell'automobile, a suon di carte bollate. Le prime due vittorie, almeno su questo campo, le ha ottenute la Ferrari, che grazie a due furbissime richieste di chiarimenti firmate dal direttore tecnico Simone Resta ha ottenuto che i tecnici federali esprimessero il loro parere su altrettante soluzioni tecnologiche innovative introdotte dagli avversari. Risultato: il direttore di gara Charlie Whiting ha dichiarato illegali sia il sistema di partenza alla Hamilton, sia le sospensioni idrauliche utilizzate da Mercedes e Red Bull.
Via alle polemiche
I due team rivali, manco a dirlo, non l'hanno presa troppo bene. alla prima occasione utile, l'incontro dei direttori tecnici delle varie scuderie fissato per martedì scorso, infatti, l'argomento delle sospensioni è stato «in cima all'ordine del giorno», secondo quanto rivela il giornalista tedesco Michael Schmidt, corrispondente della rivista specializzata Auto Motor und Sport. Le Frecce d'argento e i Bibitari, infatti, spingono per poter continuare ad utilizzare questo trucchetto che consente loro di modificare l'assetto aerodinamico delle loro monoposto anche in corsa, mentre «gli altri team vogliono bloccare questa tecnologia», prosegue la testata teutonica. L'effetto immediato di questa querelle è che anche la Fia non sembra più tanto sicura della sua decisione iniziale di proibire questo controverso sistema: il quotidiano sportivo spagnolo Marca, infatti, sostiene che Mercedes e Red Bull abbiano ottenuto, dopo il meeting di martedì, il semaforo verde per continuare ad utilizzare le loro sospensioni.
Chi avrà ragione?
Insomma, questi continui dietrofront operati dalla Federazione sotto pressioni politiche giunte da diverse parti avrebbero creato una grande confusione tra i progettisti dei team: «Ora gli ingegneri pretendono che la Fia spieghi in che modo il telaio può essere ritenuto legale – prosegue Schmidt – E il verdetto potrebbe portare alla minaccia di una protesta ufficiale a Melbourne contro Mercedes e Red Bull». Da una parte, insomma, i due diretti avversari della Ferrari che insistono per mantenere sulle loro vetture le sospensioni idrauliche; dall'altra la Rossa e gli altri team che le vogliono stoppare. Lo scontro diretto sembra inevitabile, e rischia di inquinare con i suoi ricorsi e controricorsi perfino il primo Gran Premio della stagione in Australia.
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