19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Bilancio negativo per l'esperienza di Seb a Maranello

L'ex ferrarista Berger: «Caro Sebastian Vettel, che errore passare alla Ferrari!»

Gerhard, ex pilota della Rossa tra gli anni '80 e '90, critica la decisione del campione tedesco di lasciare la Red Bull due anni fa: «Doveva portarsi dietro gli uomini chiave, come fece Michael Schumacher. E ora potrebbe andarsene»

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel Foto: Ferrari

ROMA – Dopo due anni di contratto, il bilancio è impietoso: il passaggio di Sebastian Vettel alla Ferrari è stato un grave errore. Questo, almeno, è il punto di vista di un veterano della Formula 1 che conosce bene sia l'ambiente della Rossa (dove corse negli anni '80 e '90) che il campione tedesco, con cui collaborò alla Red Bull: Gerhard Berger. C'è una sostanziale differenza, infatti, tra Seb e il suo leggendario connazionale, nonché idolo e predecessore a Maranello Michael Schumacher: «Michael si portò dietro tutti gli uomini della Benetton – ha dichiarato l'ex pilota 57enne alla rivista svizzera Motorsport Aktuell – Sebastian sarebbe dovuto passare alla Ferrari solo come fece Michael, ovvero accompagnato dal personale chiave della Red Bull».

Il momento delle scelte
Invece non solo il quattro volte iridato ha lasciato a Milton Keynes tutti i principali artefici dei suoi successi mondiali, compreso quel genio dell'aerodinamica che è Adrian Newey, papà delle monoposto più vincenti degli ultimi decenni. Ma, arrivato a Maranello, si è ritrovato invischiato in una profonda rivoluzione ai vertici, tanto tecnici quanto sportivi; un periodo di transizione che sta sfociando anche in una profonda crisi. Per questo sono in molti tra gli osservatori a ritenere che, in mancanza di una drastica inversione di rotta in questa stagione, Vettel potrebbe essere tentato dall'idea di lasciare il Cavallino rampante alla scadenza del suo attuale accordo, ovvero a fine anno, per passare alla Mercedes: «Non intravedo grandi cambiamenti alla Ferrari per il 2017 – prevede ancora Berger – Perciò in questo caso Vettel dovrà prendere una decisione».

Addio Ecclestone
L'austriaco ha detto la sua anche sul recente licenziamento dello storico patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, sostenendo che i nuovi proprietari della Liberty Media avrebbero dovuto tenerlo non solo nel ruolo onorario o simbolico di presidente emerito, bensì con una posizione più operativa: «Il punto è che lui era il padre del nostro business e c'è sempre una certa tristezza quando si vede la fine di un'era – ha commentato – I nuovi padroni avrebbero avuto l'opportunità di cercare di mettere insieme i loro progetti con l'esperienza di Bernie».