28 aprile 2024
Aggiornato 16:30
L'altra faccia della Rossa in Formula 1

Raikkonen, che ti è successo? «Ci sto mettendo troppo a risolvere i problemi»

Mentre il suo compagno di squadra Sebastian Vettel comanda il Mondiale, Kimi è apparso irriconoscibile nei primi tre GP, sempre fuori dal podio. C'è chi parla di una Ferrari poco adatta a lui, ma il diretto interessato smentisce: «Solo dettagli»

Kimi Raikkonen
Kimi Raikkonen Foto: Ferrari

ROMA – Due quarti e un quinto posto nei primi tre Gran Premi dell'anno. Proprio mentre il suo compagno di squadra, con la stessa macchina, portava a casa due vittorie e un secondo posto. Un bilancio a dir poco deludente quello di Kimi Raikkonen, che in questo inizio di Mondiale 2017 giace in una mesta quarta posizione in classifica generale, con all'attivo esattamente la metà dei punti di Sebastian Vettel (34 contro 68) e alle spalle addirittura del connazionale della Mercedes Valtteri Bottas, ultimo arrivato tra i big. Possibile che un veterano come lui, dall'alto dei suoi 37 anni e delle quattordici stagioni iridate, abbia improvvisamente dimenticato come si guida? Una spiegazione prova a darla il suo connazionale Mika Salo, anche lui ex ferrarista: «Ho parlato con l'ingegnere della Ferrari Jock Clear – ha rivelato ai microfoni della tv finlandese C More – e lui mi ha spiegato che Kimi vuole una macchina molto sensibile ai minimi movimenti del volante. Alla fine dell'anno scorso, la vettura era proprio come la voleva lui e infatti riusciva regolarmente a battere Vettel». Una versione semplicistica, però, che non sembra convincere il direttore tecnico Mattia Binotto: «Non direi – ha ribattuto – La monoposto funziona sia a livello aerodinamico che di motore ed entrambi i nostri piloti sono ex campioni del mondo. Sono sicuro che, molto presto, anche Kimi riuscirà ad ottenere buoni risultati». Perfino il suo vicino di box Vettel non riesce a trovare una ragione credibile per questa crisi: «Non lo so. Nei test andavamo forte entrambi, quindi non so darmi una risposta. Non so dire quali siano stati i suoi problemi».

Piccole cose
Non resta dunque che chiedere al diretto interessato, secondo cui è solo questione di tempo: «Ad essere onesto, ci sto mettendo davvero troppo – ha ammesso Iceman – Avrei dovuto trovare la strada giusta da subito, ma ovviamente non è stato così. I motivi sono stati tanti, ma ovviamente non ha aiutato il fatto che in Cina ho dovuto saltare la prima giornata di prove libere. Almeno quando hai problemi, vorresti avere tempo di girare». Stando alle parole del finnico, insomma, non ci sarebbero problemi gravi, ma solo dei piccoli dettagli da sistemare, che lentamente e pazientemente stanno andando al loro posto, weekend dopo weekend: «Sono abbastanza contento della macchina ora, sento che stiamo facendo le cose giuste. Al sabato sul giro secco ci sono mancati solo pochi elementi. E domenica ho trovato una vettura molto buona, ma ho sbagliato il primo giro e mi sono messo in una posizione difficile. Non è stato il modo ideale di cominciare la gara». Insomma, anche se i risultati finora non lo hanno evidenziato, Raikkonen sostiene di avere fatto progressi: «In generale siamo più o meno al livello che volevamo, dobbiamo solo mettere a punto qualche cosetta. Nulla di grosso, ma comunque ci è costato caro. Ci sto mettendo troppo tempo, ma non devo lamentarmi, è il mio lavoro. Non sono contento dei risultati, che sono stati deludenti, ma del quadro complessivo sono molto più soddisfatto». Contento lui...