24 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Calcio - Serie A

Critiche di Montella e numeri impietosi: Bacca è un problema

L’ennesima prova opaca del colombiano amplifica la sensazione di fallimento percepita dai tifosi rossoneri. Le parole di mister Montella e i numeri disastrosi di Bacca inchiodano la dirigenza del Milan ad una grave responsabilità.

MILANO - Nel freddo e nel buio della serata milanese, dopo l’inopinata sconfitta subita in casa dell’Udinese, l’eco delle parole di mister Montella rimbalza da un capo all’altro della città. A fare rumore sono soprattutto le dichiarazioni su Carlos Bacca, pietra dello scandalo della stagione rossonera, ancora una volta ben al di sotto delle sue potenzialità al cospetto dei bianconeri friulani: «Per quanto riguarda il colombiano, il problema è che siamo una squadra che gioca molto nello stretto, mentre lui ha bisogno di spazi. Noi giochiamo in un modo, lui in un altro, dobbiamo fare tutti qualcosa di più per aumentare il feeling, altrimenti è un problema».

Operazione di scarico

Se non si tratta di un’operazione di scarico questa, ditemi voi cosa può essere. Che Montella non abbia mai amato l’ex centravanti del Siviglia, ritenendolo fin dall’inizio inadeguato alle sue idee tattiche, non è un mistero per nessuno. Tanto che appena arrivato a Milanello, fece scalpore la disponibilità a rinunciare a Bacca certificata dai piani di mercato dell’allenatore di Pomigliano D’arco. Poi il colombiano rifiutò l’offerta del West Ham, partì col botto in campionato (tripletta al Torino alla prima giornata) e tutto tramontò.

Numeri impietosi

Ora però che più di mezza stagione è andata, sono i numeri a raccontare quanto sbagliata fu la scelta di non cedere Bacca. Il numero 70 rossonero finora ha segnato 8 reti in campionato, di cui 3 su rigore. Ma sono i confronti impietosi con gli altri protagonisti della classifica marcatori a rendere disastrosa la stagione del colombiano al Milan: stesso numero di gol fatti di Falcinelli (8) del Crotone; segnati su azione solo la metà dei gol realizzati dal vecchio Borriello (10 reti all’attivo) al Cagliari; e identico numero di gol messi a segno su azione (5) rispetto a bomber di razza come Kurtic dell’Atalanta, Dzemaili del Bologna, Michelidze dell’Empoli, Schick della Sampdoria e Benassi del Torino.

Fallimento!

Per un attaccante che vive quasi interamente le sue partite avulso dal gioco e dalla manovra della squadra (tanto da far dire ai più critici che con Bacca si gioca sempre in dieci), e che si rende utile solo quando timbra il cartellino, ritrovarsi a questo punto della stagione con un bottino tanto esiguo non può che rappresentare un fallimento assoluto. A maggior ragione a fronte dei 30 milioni spesi 18 mesi fa per acquistarlo dal Siviglia.

Ancora una volta qualcuno da Casa Milan dovrebbe renderne conto ai tifosi.