Berlusconi si arrende: «Il Milan è già venduto»
Dopo le tante chiacchiere degli ultimi giorni in merito al possibile rinvio del closing con i cinesi, l’attuale presidente rossonero si arrende all’evidenza: «Il Milan è venduto, al massimo rinviamo di un mese e mezzo». Intanto i vertici di Sino-Europe Sports sono attesi in Italia per concordare con Fininvest i nuovi termini dell’accordo.
MILANO - È durato lo spazio di qualche giorno il sogno berlusconiano di riappropriarsi della sua creatura, dopo avere per giunta incassato una ricca caparra di 100 milioni di euro. Riportato a più miti consiglio dai suoi stretti collaboratori, dai figli e dai vertici Fininvest, puntuali nel far notare al presidente uscente che l’Ac Milan ha attualmente un costo di gestione di circa 9 milioni di euro al mese, Silvio Berlusconi ha definitivamente abdicato e, approfittando di una delle sue consuete apparizioni televisive, ha spento sul nascere ogni ulteriore congettura sul futuro del club.
Tutto fatto
«Il Milan è stato già venduto ai cinesi - le parole di Silvio Berlusconi a Rai 3 -. Ci sono difficoltà per gli acquirenti, che occupano posti di notevole valore all'interno dell'economia cinese, ad ottenere le autorizzazioni previste per l'esporto dei capitali dalla Cina. Il closing è fissato per il prossimo 13 dicembre e, se per caso le autorizzazioni non arrivassero, ove noi avessimo la certezza di capitali depositati da loro presso delle banche internazionali, non avremmo nulla in contrario a rinviare il closing di un mese, un mese e mezzo».
Berlusconi risentito
Quello apparso a Rai 3 però è sembrato un Berlusconi molto diverso rispetto a quello baldanzoso e stranamente ottimista riguardo la sua permanenza sul ponte di comando del Milan. Non più sfrontato e sicuro di sè, ma finalmente - e legittimamente - dubbioso sul reale gradimento del popolo rossonero al pensiero di una retromarcia societaria che avrebbe del clamoroso. E soprattutto sorprendentemente polemico e alquanto risentito nei confronti dei tifosi del Milan: «Dicono che la squadra è tornata a vincere senza di me? Beh, i tifosi saranno presto accontentati. Io dopo il 13 dicembre sarò il passato, è un dato di fatto, quindi il Milan dovrebbe tornare a vincere tutto».
I prossimi incontri
Per quanto riguarda le faccende societarie, si continua a lavorare febbrilmente tra la Cina e via Paleocapa (sede di Fininvest) per mettere a punti gli ultimi dettagli che dovrebbero consentire il closing il 13 dicembre o al massimo una proroga concordata per i prossimi 30-45 giorni. Si parla di un prossimo arrivo in Italia di Yonghong Li e Li Han, i capofila della cordata, finalmente disposti a fornire i nomi degli investitori, oltre che a mostrare di avere raccolto i 420 milioni necessari. Inoltre, addirittura in programma per oggi, sembra sia in programma un incontro tra Marco Fassone, futuro amministratore delegato del Milan cinese, e i vertici Fininvest.