27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Il più veloce dei test di Valencia

Maverick Vinales spaventa già Rossi e Marquez: «Lotterà per il titolo»

Sono bastati due giorni al neoacquisto della Yamaha per convincere gli addetti ai lavori: «È pronto, ha esperienza, conosce le piste ed è andato forte fin da subito», gli fa i complimenti il suo nuovo compagno di squadra

Maverick Vinales in azione sulla Yamaha
Maverick Vinales in azione sulla Yamaha Foto: Michelin

VALENCIA – È nato un fenomeno? Stando ai tempi della prima due giorni di test 2017 a Valencia, verrebbe proprio da dire di sì. Se già ieri Maverick Vinales era stato il più veloce, ma di soli due centesimi sul suo neo compagno di squadra Valentino Rossi, oggi si è letteralmente superato: il suo tempo di 1:29.975, ottenuto al termine di un'impressionante progressione di giri veloci nella fase in cui la pista era più performante in assoluto, è risultato migliore di ben sette decimi rispetto a quello odierno del Dottore, ed ha addirittura abbassato il limite stabilito dal tavulliese nelle qualifiche di sabato. Tutti si aspettavano che Top Gun fosse competitivo fin da subito sulla Yamaha, ma non così tanto... «Lotterà per il titolo», pronostica già il campione del mondo in carica Marc Marquez, che oggi si è fermato al secondo posto, a un paio di decimi da lui. «Lo penso anche io – conferma Rossi – Era già andato forte ieri, ma oggi ancora di più». Dopo aver salutato Jorge Lorenzo, insomma, il nove volte iridato ha accolto in squadra un rivale ancora più ostico? «Non lo so, bisogna vedere – non si sbilancia – Lorenzo va fortissimo, Vinales avrà alcune caratteristiche migliori e altre peggiori di lui. Ma è comunque molto pronto, ha buona esperienza, conosce le piste ed è andato molto veloce fin da subito. Si è trovato bene con la moto, ha iniziato alla grande».

La nuova M1 non esalta
Non altrettanto alla grande è cominciata l'avventura di Vale con la Yamaha del 2017: «È stata una giornata abbastanza positiva, abbiamo lavorato molto – spiega – ma c'è ancora tanto da fare, specialmente sul nuovo telaio che è piuttosto cambiato: dobbiamo fare più chilometri per capire la miglior messa a punto. Sul motore la sensazione è la stessa di ieri, ma questa è solo la prima evoluzione. Aspettiamo il prossimo test in Malesia dove metteremo insieme tutto il pacchetto e speriamo di essere più competitivi». Le sensazioni sono state interlocutorie, dunque, come del resto il tempo sul giro: «A un certo punto ho messo anche le gomme nuove, ma con la moto vecchia e non sono mai andato particolarmente veloce, più o meno i tempi erano quelli del weekend di gara».

La Honda nasce meglio
Non ha cercato la prestazione neppure Marquez: «Ho visto che Maverick è andato fortissimo, ma molti piloti hanno usato la nuova gomma Michelin per fare i loro giri veloci, mentre io ho avuto tempo solo di montare il vecchio pneumatico e mi sono concentrato sui long run. E proprio in quel momento è arrivato il mio miglior crono, quando meno me lo aspettavo». In compenso, rispetto ai rivali della Yamaha, la Honda può dirsi decisamente più soddisfatta del suo nuovo modello. Specialmente se ritorna con la memoria a un anno fa, quando il debutto della Rcv fu letteralmente disastroso: «Stavolta la base è nettamente migliore – conferma il centauro di Cervera – Finora ho notato solo piccoli miglioramenti, ma spero nel corso dell'inverno in una progressione costante. Abbiamo ancora molto da lavorare». Visto che da oggi Marc si ritroverà anche un avversario in più da battere.