19 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Calcio - Serie A

Rinnovo Donnarumma: rapporto in bilico tra Fassone e Raiola

Secondo quanto trapela pare che i rapporti tra il futuro amministratore delegato del Milan Marco Fassone e Mino Raiola, procuratore di Gigio Donnarumma, non siano buonissimi. Aspetto che complica non poco la pratica per il rinnovo di contratto del portierone rossonero.

MILANO - Non accenna a placarsi il chiacchiericcio infingardo che accompagna da diversi giorni a questa parte la questione delicata del rinnovo di contratto tra Milan e Gianluigi Donnarumma. Da una parte c’è la Juventus - e dietro i bianconeri tutti i più grandi club europei, Manchester City, Real Madrid, Barcellona, Chelsea etc. etc. - che strizza l’occhio al procuratore del ragazzo, Mino Raiola; dall’altra c’è il Milan inguaiato dal vuoto di potere che attualmente caratterizza la situazione societaria del club di via Aldo Rossi.

Vuoto di potere

In una situazione di normalità, la dirigenza di una società prestigiosa come il Milan spegnerebbe sul nascere tutte le voci relative al possibile addio di Donnarumma con una stretta di mano formale (per quella ufficiale bisogna aspettare il 25 febbraio 2017, quando Gigio diventerà maggiorenne) tra l’ad rossonero e l’agente del calciatore. Peccato che al momento l’attuale ad, Adriano Galliani, non abbia più potere mentre quello che si insedierà dopo il closing previsto il 3 o il 12 dicembre, Marco Fassone, ancora non ne disponga. 

Gelo tra Raiola-Fassone

A complicare ulteriormente la faccenda, le indiscrezioni che rimbalzano sempre più insistenti riguardo un’atmosfera piuttosto tesa tra Mino Raiola e il prossimo amministratore delegato del Milan. La conferma arriva da Claudio Raimondi di Mediaset Premium: «Gigio ha un contratto da minorenne e solo il 25 febbraio potrà firmarne uno da maggiorenne, qui si innesca la figura di Mino Raiola che in realtà non ha così fretta. Vuole capire le intenzioni e le ambizioni del Milan cinese. C'è poi la questione ingaggio, considerando che il Chelsea potrebbe garantire al ragazzo un ingaggio di quasi 4 milioni di euro netti, il doppio di quello che il Milan vuole offrire. Il principale ostacolo però sarebbe la mancanza di Adriano Galliani, interlocutore preferito di Raiola, mentre i rapporti tra l'agente e Fassone sono sfilacciati dai tempi di Ibrahimovic all'Inter, senza che ci siano mai stati riavvicinamenti».