26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Cambio di squadra con polemiche

Jorge Lorenzo prega la Yamaha: «Lasciatemi provare la Ducati, me lo merito»

Al rifiuto della casa giapponese di svincolare anticipatamente Por Fuera dal suo contratto, il diretto interessato ha risposto con un appello pubblico in conferenza stampa: «Dopo tutti gli anni insieme e tutte le nostre vittorie...»

Jorge Lorenzo al box Yamaha
Jorge Lorenzo al box Yamaha Foto: Michelin

MOTEGI«Ti lascio, ma rimaniamo amici». Chi di noi non ha sentito mai almeno una volta nella vita, di persona o anche solo in un film, questa fatidica frase, talmente scontata da essere diventata ormai il cliché per eccellenza del finale di ogni relazione? Quello che forse non ci aspettavamo è che questo cliché si potesse adattare anche alle storie d'amore sportive. Perché quella tra Jorge Lorenzo e la Yamaha una storia d'amore lo è stata senz'altro: anzi, addirittura l'unico grande amore (in MotoGP) di Por Fuera, che non ha mai guidato altra moto nella classe regina e che, in nove stagioni insieme, ha raccolto la bellezza di tre titoli mondiali piloti. Ora, però, questo sodalizio è destinato a concludersi: per la precisione il 31 dicembre 2016, data di scadenza dell'ultimo contratto che lega il campione maiorchino alla squadra dei Diapason. E proprio su questa data si è scatenato un vero e proprio scontro tra la Yamaha e la Ducati, futuro datore di lavoro di Lorenzo. La Rossa di Borgo Panigale, infatti, vorrebbe anticipare l'esordio di Jorge in sella a una Desmosedici agli ultimi due test del 2016: quello collettivo subito dopo il finale di stagione a Valencia e quello privato della settimana successiva a Jerez. Ma dal Giappone hanno risposto di no: o meglio, hanno lasciato libero il proprio pilota di provare soltanto nei consueti due giorni di novembre a Valencia (dove peraltro la Yamaha potrà già schierare il suo futuro portacolori Maverick Vinales, oggi legato alla Suzuki), ma non a Jerez.

«Me lo sono meritato»
Da questo rifiuto (che ha un solo, importante precedente, quello del passaggio di Valentino Rossi dalla Honda alla Yamaha nel 2003) è scaturito il vero e proprio appello pubblico che il centauro spagnolo ha rivolto alla sua attuale squadra nella conferenza stampa del GP del Giappone. «Ovviamente, vorrei essere presente anche al tet di Jerez, ma questo non dipende da me, no? – ha risposto alle domande dei giornalisti – Al momento, sembra che potrò provare solo a Valencia, anche se formalmente non ho ancora ottenuto l'autorizzazione a farlo. Pare che per Jerez, la Yamaha non sia così intenzionata a permettermelo. Vedremo cosa accadrà. Penso, alla luce di tutti gli anni che abbiamo trascorso insieme e di tutti i successi che abbiamo ottenuto, di essermelo meritato. Ma ovviamente non dipende da me e rispetterò qualsiasi decisione prenderà la Yamaha, perché sono un pilota Yamaha». In fondo, ci eravamo tanto amati...