Jorge Lorenzo come Valentino Rossi: anche lui proverà una Formula 1
Questo giovedì a Silverstone la Mercedes, tramite uno sponsor in comune con la sua Yamaha, darà a Por Fuera l'occasione di coronare un suo sogno: salire finalmente al volante di una monoposto della massima serie

SILVERSTONE – I soliti maligni ci scherzeranno su, ipotizzando che si stia preparando un piano B, nel caso in cui il suo rischioso passaggio alla Ducati si riveli un buco nell'acqua. Ma la realtà è che, questo giovedì, Jorge Lorenzo realizzerà uno dei suoi più grandi sogni, e scusate se è poco: «Chissà, magari un domani riuscirò a guidare una Formula 1», aveva auspicato il pilota maiorchino già un anno fa. Che è anche uno dei pochissimi punti di contatto tra Por Fuera e il suo compagno-rivale Valentino Rossi, che a sua volta salì parecchie volte a bordo della Ferrari tra il 2004 e il 2008, tanto da far ipotizzare a lungo una sua possibile seconda carriera a quattro ruote. Poi toccò a Max Biaggi provare la vettura della Midland nel 2006, mentre lo stesso Lorenzo riuscì a salire l'anno successivo su una monoposto di GP2, la serie cadetta della F1.
Questione di sponsor
Oggi, come detto, potrà finalmente fare il grande salto. Merito dell'azienda di bibite energetiche Monster, sponsor che la sua Yamaha condivide con la Mercedes. Le trattative si erano aperte già a giugno, ma la principale difficoltà è stata quella di trovare una data utile sia per il cinque volte iridato che per il team tedesco. Missione compiuta: la data in questione sarà quella di domenica e la pista quella inglese di Silverstone. Il campione del mondo in carica della MotoGP si metterà al volante di un'auto campione del mondo in Formula 1: la Mercedes W05 con cui Lewis Hamilton vinse il titolo nel 2014. Giusto in tempo, prima di passare alla Ducati, dove non avrebbe potuto più approfittare della coincidenza degli sponsor per realizzare questa sua fantasia.
Ma vuol fare bella figura
E, per l'occasione, Lorenzo non ha nessuna intenzione di farsi trovare impreparato. Alla sua scarsa esperienza di macchine da corsa sta aggiungendo in questi giorni alcune sessioni di test a bordo di vetture meno potenti per scoprire il circuito britannico, che finora aveva percorso solamente sulle due ruote. Insomma, anche per questa esperienza, in cui non dovrà soffermarsi sui risultati cronometrici, Jorge ha deciso di comportarsi da perfezionista, come suo solito. Poi, potrà tornare a concentrarsi sul Motomondiale, e sul prossimo trio di gare tra l'Asia e il Pacifico che deciderà una grossa fetta della stagione.
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