Milan: dall'Inghilterra buone indicazioni
La squadra di Montella, pur palesando ancora qualche lacuna difensiva, ha mostrato contro il Bournemouth un'organizzazione ed una compattezza sconosciute negli ultimi anni
BOURNEMOUTH - Dall'amichevole in Inghilterra contro il Bournemouth, modesta formazione della Premier League, il Milan esce con qualche certezza in più, positiva e negativa. Di buono c'è l'attacco, registrato bene da Vincenzo Montella e pungente con un Suso finalmente coraggioso e nuovamente abile in zona gol (sua la rete dell'1-0 col classico colpo a giro di sinistro dello spagnolo), un Niang sempre pericolso e in costante movimento, autore pure del definitivo 2-1 su calcio di rigore, ed un Lapadula, all'esordio dal primo minuto, che non ha fatto gol ma si è battuto con vigore ed ha lottato anche quando l'allenatore lo ha decentrato spostandolo in un ruolo non propriamente suo. Il Milan ha creato occasioni da gol e si è mosso bene su tutto il fronte d'attacco, pur contro un avversario di livello inferiore e su un campo reso viscido e pesante dalla fitta pioggia scesa sulla piccola cittadina inglese.
Note dolenti
Detto dell'attacco, le notizie negative per Montella sono arrivate dalla difesa e non poteva essere altrimenti viste le lacune che Galliani non ha colmato nonostante i richiami del tecnico ex Sampdoria. Paletta è goffamente inciampato in alcune circostanze, mentre Vangioni, come largamente anticipato per tutta l'estate, è stato letteralmente bocciato: pasticcione in fase difensiva, totalmente inutile quando ha provato ad attaccare; l'argentino, che difficilmente rivedremo in campo, è riuscito nella complicatissima impresa di far rimpiangere Abate, confermando tutti i dubbi che Montella ha avuto sin dal primo giorno. Se l'allenatore milanista ha chiesto per l'intera estate di rinforzare la difesa in ogni reparto, un motivo doveva esserci e a gennaio, con gli 85 milioni dei cinesi, i rossoneri dovranno potenziare il reparto arretrato ad ogni costo.
Gli altri
Da rivedere, infine, gli altri nuovi arrivati: Pasalic, in campo dopo quasi sette mesi, è apparso appannato ed è impossibile dare un giudizio su di lui, mentre Sosa schierato da regista è quantomeno rimandato: la sua lentezza non lo aiuta, ma dalla sua parte c'è un'abnegazione al lavoro assolutamente ammirevole che potrebbe aiutarlo ad inserirsi bene a Milanello e a trovare un posto in squadra. Domenica prossima contro l'Udinese, nella terza giornata di campionato, mancheranno gli squalificati Niang e Kucka, sarà forse l'occcasione giusta per vedere all'opera proprio uno fra Pasalic e Sosa (con Bonaventura in attacco) e magari anche Mati Fernandez, assente a Bournemouth poichè impegnato in Cile con la propria nazionale. Almeno numericamente, insomma, Montella ora può scegliere l'undici da mandare in campo, per la qualità il Milan è ancora rimandato a gennaio.