16 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Calciomercato | Milan

Le scelte di Berlusconi e Ibra: il nuovo Milan prende forma

Le recenti dichiarazioni del presidente rossonero e del centravanti svedese sembrano andare in un’unica direzione: la cessione del Milan ai cinesi e il ritorno di Ibra a Milanello. Una soluzione che tutti i tifosi milanisti vorrebbero poter festeggiare.

MILANO - Sarà a causa delle imminenti elezioni, sarà per l’appropinquarsi dell’Europeo di Francia 2016, resta il fatto che non passa giorno senza che Silvio Berlusconi da una parte e Zlatan Ibrahimovic dall’altra non siano in prima pagina per qualche dichiarazione ad effetto. Aspetto tutt’altro che trascurabile è che al centro di certi discorsi ci sia sempre il Milan, con l’inevitabile corredo di congetture, illazioni, spifferi e sussurri.
Come le decisioni per il futuro del presidente rossonero e del centravanti svedese siano legate a doppio filo è fin troppo evidente. L’ex premier è in attesa di apporre la tanto agognata - dai tifosi rossoneri - firma sul contratto che vedrà passare di mano il 70% del pacchetto azionario del Milan dalla famiglia Berlusconi ad una cordata di imprenditori cinesi. L’immediata conseguenza potrebbe essere un’altra firma, quella con cui il bomber ex Psg potrebbe siglare un accordo bis con il club di via Aldo Rossi.

L’effetto farfalla
Evidente il legame di causa ed effetto tra le due decisioni. In caso di passaggio di proprietà del Milan ai cinesi, la società rossonera guadagnerebbe in un colpo solo appeal internazionale e tanti, tanti soldi da investire per costruire una squadra nuovamente competitiva. Logico che a queste nuove condizioni anche il centravanti più vincente dell’ultimo decennio europeo potrebbe subire il fascino di un ritorno a casa che lo stesso Zlatan non ha mai disdegnato.
E così, come una sorta di effetto farfalla, un contratto firmato a Milano potrebbe provocare un altro accordo siglato a Stoccolma, per la gioia dei tifosi rossoneri, ormai quasi disincantati di fronte ai mille scenari futuri che quotidianamente vengono disegnati per il Milan.

«È ora di passare la mano»
Andiamo per ordine. Non passa giorno senza che il presidente Berlusconi non rilasci qualche messaggio in codice ai nuovi potenziali acquirenti cinesi, tutti di evidente apertura nei confronti della misteriosa cordata guidata dal broker italo-americano Sal Galatioto. Gli ultimi in ordine di tempo sono addirittura espliciti: «Dopo 30 anni di presidenza è ora di passare la mano»; concetto esplicitato con cura attraverso un’altra dichiarazione: «Sono pronto a vendere il club davanti ad un'offerta sicura, capace di garantire investimenti futuri nel mio adorato Milan. Ed oggi, perché una una squadra possa essere riportata ad avere i top player necessari per vincere in Europa, servono investimenti da 100 a 200 milioni l’anno. Questi cinesi hanno un grande mercato, dove possono commercializzare il marchio del Milan, un brand di grande valore considerati i 243 milioni di simpatizzanti rossoneri».

Ibra e i cinesi
Ora proviamo a collegare quello che sta accadendo tra Milano e Pechino alla decisione che Zlatan Ibrahimovic, secondo quanto ammesso da lui stesso, avrebbe già preso. Non è un mistero che tra le tante offerte pervenute al procuratore dello svedese Mino Raiola, ce ne sia una molto ricca proveniente dalla Cina. Non è mai stato specificato se legata ad un club locale oppure magari ad investitori asiatici con interessi nel calcio europeo. E qui potrebbe entrare in scena il Milan, dove Ibra tornerebbe ad occhi chiusi, ma solo in presenza di un progetto in grado di consentirgli di restare competitivo, se non in Europa, quanto meno in Italia. Ed ecco spiegata l’attesa dell’attaccante: é vero che la decisione è già presa, ma è subordinata all’esito della trattativa per il passaggio di proprietà del Milan. 

Mettiamoci una firma
Facile quindi fare 2+2 ed ipotizzare il futuro più ricco di fascino per il popolo rossonero: Berlusconi accetta l’offerta degli imprenditori cinesi e Ibra ufficializza il suo ritorno al Milan. Un’opzione sulla quale la maggioranza dei tifosi milanisti metterebbe una firma. Un’altra, dopo quella del presidente rossonero sull’accordo per la cessione del Milan e quella di Ibra sul contratto che lo riporterebbe a Milanello. È arrivato il momento di tornare a sognare.