18 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Battaglia accesa e incerta

Rossi, Lorenzo, Iannone...: tutti a caccia della pole

Nell'ultima giornata di prove libere in Qatar i primi dodici piloti sono tutti racchiusi in meno di un secondo. E domani, per la prima fila della griglia di partenza, sarà lotta vera. Chi avrà la peggio complicherà di molto la sua gara

Valentino Rossi nelle prove libere in Qatar
Valentino Rossi nelle prove libere in Qatar Foto: Yamaha

DOHA – All'appello non manca proprio nessuno. Nelle prime dodici posizioni, racchiuse in meno di un secondo, ci sono tutti i protagonisti, quelli attesi e quelli meno. Là davanti, al termine dell'ultima giornata completa di prove libere, c'è la Ducati, come ampiamente previsto su una pista che ne esalta le doti velocistiche. «Un venerdì perfetto – gongola Andrea Iannone, oggi il più veloce di tutti – Per la prima volta in MotoGP sono stato in testa a entrambe le sessioni. E finalmente nel pomeriggio ho trovato la strada per migliorare ancora la moto. Sono solo piccole rifiniture, ma continuiamo a lavorare: specialmente sul mio feeling con la moto nei primi giri con le gomme nuove». Un po' più staccato (quarto a tre decimi) ma non meno soddisfatto è il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso: «Buono il tempo sul giro e buona la sensazione in moto – riassume – Sono contento per quanto abbiamo migliorato nel corso dell'inverno. Velocità e prestazione le abbiamo, ci manca solo un po' di fluidità per la gara».

Risale la Honda
C'è poi la Suzuki, almeno quella del giovane fenomeno Maverick Vinales, quinto: «Sono migliorato io e anche la moto – commenta lo spagnolo – Ma si può fare ancora meglio, sia con l'elettronica che con la guida, perché nel mio giro buono ho fatto un piccolo lungo. Ho la chance di fare una bella qualifica: da tempo non mi sentivo così competitivo». E, rispetto a ieri, si rivede anche la Honda, con Marc Marquez terzo e Dani Pedrosa sesto: «Sono molto più contento di ieri – ammette il due volte iridato – Abbiamo risolto i nostri problemi tornando alla messa a punto dell'ultima giornata di test. Ma ancora non siamo al 100%: perdiamo troppo in uscita dall'ultima curva, 4-5 decimi dalla Ducati e almeno tre dalla Yamaha». «Abbiamo migliorato un po' il tempo su cui eravamo bloccati nei giorni scorsi – gli fa eco il suo compagno di squadra – Questo significa che possiamo crescere anche in ottica di gara».

Lorenzo e Rossi possono fare di più
E poi, naturalmente, c'è l'onnipresente Yamaha. Jorge Lorenzo chiude secondo, staccato di un solo decimo, ma comunque non così sorridente quanto ieri: «La prima sessione è stata strana, il vento ci ha frenato – spiega Por Fuera – Ma nella seconda siamo stati veloci, soprattutto negli ultimi minuti. Gli altri sono cresciuti di più di quanto mi aspettassi, ma abbiamo ancora del margine di miglioramento, soprattutto nella scelta della gomma migliore». Valentino Rossi, invece, è settimo, con mezzo secondo da recuperare rispetto al leader: «Stamattina ho provato la terza mescola di gomme che non mi è piaciuta – racconta il Dottore – Nel pomeriggio ho avuto un problema sulla prima moto e sono dovuto passare alla seconda, con cui finalmente sono andato forte. Bisogna fare un po' meglio con lo pneumatico morbido, ci sono punti in cui perdo un po' troppo sulla trazione, ma c'è ancora mezz'ora di libere per migliorare».

Imprescindibile prima fila
Sette piloti (almeno) per un'unica, ambitissima poltrona: quella del poleman. Con la stessa consapevolezza che partire davanti a tutti, o al massimo in prima fila, potrebbe cambiare la storia della gara. «Siamo tutti lì, in qualifica sarà lotta vera», prevede Iannone. «Abbiamo il potenziale per essere in prima fila», ribadisce Lorenzo. «Non possiamo andare oltre la seconda fila perché altrimenti sarà impossibile arrivare davanti», aggiunge Vinales. «Domani dovrò fare meglio del settimo posto – chiosa Valentino – I primi tre sono un po' più veloci, ma le posizioni dalla quarta in poi ce le giocheremo tutte sul decimo di secondo. E partire più avanti possibile sarà cruciale nei primi giri di gara». Alla fine, chi sarà il più veloce?