6 giugno 2023
Aggiornato 18:30
Schumi nel cuore

«Papa Francesco prega per Michael Schumacher»

Il presidente della Federazione internazionale dell'automobile Jean Todt ha incontrato il Santo Padre in udienza privata in Vaticano e ha ottenuto la promessa di una preghiera speciale per la sfortunata leggenda della F1

ROMA – Papa Francesco ha promesso di pregare per Michael Schumacher. Lo ha rivelato il grande amico della sfortunata leggenda della Formula 1, suo ex boss alla Ferrari e oggi presidente della Federazione internazionale dell'automobile, Jean Todt, che proprio ieri è stato ricevuto in udienza privata dal Santo Padre in Vaticano. Todt ha incontrato il Pontefice «principalmente, in realtà, per parlare di sicurezza stradale – ha raccontato lui stesso ai microfoni di Radio Vaticana – ma ho potuto constatare il tono positivo della nostra discussione, del nostro incontro» tanto da «allargare un po' la discussione ai soggetti di cui ero interessato di parlare e ovviamente Michael Schumacher è nel mio cuore, come tutti sanno: è di famiglia». Così Jean Todt è riuscito a strappare a Bergoglio questa attesa e importante promessa: «Gli ho chiesto se voleva fare una preghiera per Michael ed egli ha volentieri accettato. Papa Francesco sapeva di Schumacher e aveva anche sentito parlare dell'incidente». Subito dopo l'incontro, Todt ha anche telefonato alla moglie di Schumi, Corinna, per informarla in prima persona.

Impegno per la sicurezza
Ma nel corso dell'incontro, come detto, si è parlato anche e soprattutto dei morti sulle strade: «Il messaggio è stato quello di avergli fatto vedere il filmato che si chiama 'Save Kids' Lives', prodotto da Louis Besson, è stato molto impressionato – prosegue il presidente della Fia – Lo abbiamo informato del fatto che ogni giorno 500 bimbi muoiono sulle strade, che 20 mila bimbi ogni giorno rimangono feriti e che ogni anno 1,3 milioni di persone muoiono sulle strade e 50 milioni rimangono feriti. Sono cifre che non sono abbastanza conosciute. E lui subito ha accettato di firmare dei simboli importanti che potremo far vedere in tutto il mondo e poi di accompagnarci nelle sue preghiere». Todt ha insomma aggiornato Papa Francesco sulle drammatiche cifre dell’incidentalità stradale: ogni 30 secondi muore una persona sulle strade del pianeta, nel 90% dei casi nei Paesi in via di sviluppo dove circola il 50% dei veicoli totali. L’incidentalità è oggi la prima causa di morte per i 15-29enni, ma senza efficaci e repentine azioni di contrasto assumerà lo stesso triste primato anche per i 5-14enni. La Comunità internazionale si sta già attivando per fronteggiare l’emergenza e la riduzione del 50% delle vittime sulle strade entro il 2020 figura tra gli obiettivi di crescita sostenibile imposti dall’Onu, di cui Todt è inviato speciale proprio per la sicurezza stradale. Il Santo Padre ha condiviso l’esigenza di incrementare gli sforzi globali per una mobilità più sicura e responsabile, sottolineando come il rispetto delle regole rappresenti la prima forma di protezione. Interpretando in prima persona l’impegno per la sicurezza, Papa Francesco ha firmato la tavola con le 10 regole d’oro della Fia per la sicurezza stradale e il manifesto di #SaveKidsLives, la campagna di sensibilizzazione internazionale della Federazione che richiama appunto a una maggiore attenzione ai bambini, particolarmente esposti ai rischi della strada.