19 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Calcio | Milan

Bacca, nostalgia canaglia

Il centravanti colombiano approfitta del giorno di riposo concesso da Mihajlovic ai suoi ragazzi per scappare a Siviglia a trovare i suoi ex compagni impegnati nella sfida di Champions League contro la Juve. Inevitabili le polemiche sorte all’indomani.

MILANO - Quando si dice il tempismo. In un altro momento dell’anno la gita sbarazzina di Carlos Bacca a Siviglia, in quella che è stata la sua casa per due lunghe e strepitose stagioni costellate da successi personali e di squadra, non avrebbe avuto alcun tipo di conseguenza e forse nessuno avrebbe avuto da ridire. Oggi però è diverso: il Milan infila una brutta figura dietro l’altra e anche il rendimento del bomber colombiano lascia parecchio a desiderare. Una lunga astinenza (Bacca è a secco da ben 371’, per la precisione dal terzo gol realizzato all’Olimpico contro la Lazio lo scorso 1 novembre) e un complessivo apporto al gioco di squadra insufficiente da parte del n. 70 rossonero, pongono l’attaccante in una posizione delicata soprattutto agli occhi dei tifosi.

Tempi e modi sbagliati
Ecco perché la scelta di approfittare del giorno di riposo concesso da Mihajlovic per raggiungere la sua ex squadra, nel giorno della sfida di Champions League alla Juventus, ha fatto storcere la bocca a più di qualcuno. Bacca non ha fatto nulla per nascondere la cosa, anzi si è presentato negli spogliatoi del Sanchez Pizjuan e si è fatto addirittura fotografare in panchina accanto ai suoi vecchi compagni del Siviglia, destando un certo malumore nei tifosi del Milan. 

Caressa: «15 anni fa non sarebbe successo»
Fabio Ravezzani, volto noto del giornalismo milanese non ha perso tempo per sottolineare la cosa attraverso twitter: «Bacca seduto sulla panchina del Siviglia a 20' dall'inizio del match è un'immagine che non può piacere ai milanisti».
Ma è soprattutto il direttore di Sky Sport 24, Fabio Caressa, ad andarci giù duro nei confronti del colombiano ma soprattutto della società rossonera: «Quello che è successo ieri sera nel Milan di quindici anni fa non sarebbe mai accaduto. Quando si firma un contratto oneroso come quello di Bacca non si può fare ciò che si vuole, anche perché poi è facile che in un momento delicato come questo ci possa essere una strumentalizzazione. A livello di comunicazione il Milan è sempre stato 20 anni davanti agli altri, ora fa un po' fatica perché c'è una certa confusione all'interno. È vero che Bacca te lo devi coccolare, ma Bergomi è dalla prima giornata che dice che Luiz Adriano e Bacca non lo convincono. Questo è un giocatore che ha bisogno di una squadra che si muova per lui. Domenica ho visto Mihajlovic molto triste, stava per dire delle cose che poi ha preferito solo accennare. Ho paura che questo episodio di Bacca sia una piccola cosa che si inserisce in un contesto più ampio di confusione generale».