29 marzo 2024
Aggiornato 16:30
Calciomercato

Milan: Ibrahimovic e quel sogno mai tramontato

Il centravanti svedese ha lasciato al Milan un pezzo di cuore ma, malgrado sia in scadenza di contratto, appare improbabile un suo ritorno in rossonero. Almeno secondo quanto afferma la giornalista Jennifer Wegerup. Eppure, se i ragazzi di Mihajlovic conquistassero la Champions League…

MILANO - «L’estate scorsa c’è stata un’offerta concreta del Milan. Se io avessi detto sì, avremmo fatto l’affare». Le parole di Zlatan Ibrahimovic, pronunciate non più tardi di una settimana fa in occasione della cerimonia di consegna del suo decimo «Guldbollen», il Pallone d’oro svedese, ancora rimbombano evocative nei pensieri dei mai rassegnati tifosi rossoneri. Il pensiero di ciò che poteva essere e non è stato rappresenta tutt’ora una ferita aperta, soprattutto alla luce di quanto fatto dai ragazzi di Sinisa Mihajlovic in queste prime 12 giornate di campionato.

Ibra: «Non avrei mai lasciato il Milan»
«Sono grato al Milan - il concetto affermato da Ibrahimovic sfoggiando un sorriso da orecchio a orecchio -, per me il club più grande in cui abbia mai giocato. E io ho giocato in tanti club importanti. San Siro, la città, la gente, la lingua, ho ricordi bellissimi. L’ho sempre detto, l’Italia è la mia seconda casa. Mi sono trovato molto bene lì. E fosse stato per me non avrei lasciato il Milan».
Altra dolorosa stilettata al cuore sanguinante degli appassionati fan del diavolo, a cui però - purtroppo - non è sfuggita la frase finale del discorso di Ibra, quella che avrebbe dovuto mettere la pietra tombale su ogni eventuale sogno di ritorno a casa: «Non siamo mai arrivati fino a quel punto perché tornare al Milan non era quello che volevo».

Quel contratto in scadenza a giugno 2016
Avrebbe dovuto - dicevamo - ma non l’ha fatto, visto che a distanza di nemmeno una settimana si torna a parlare di un possibile ritorno del centravanti svedese in rossonero. Il bomber del Paris Saint Germain, attualmente impegnato con la sua nazionale in un duello tutto nordico contro la Danimarca per l’accesso ai prossimi campionati europei di Francia 2016, è in scadenza di contratto con il suo club e l’idea di un rinnovo con i parigini appare decisamente fuori luogo.
Ragion per cui è lecito sperare in un possibile riavvicinamento tra Zlatan e Galliani, garantito dall’infallibile procuratore dello svedese, l’ex pizzaiolo italo-olandese Mino Raiola.

Al Milan serve la Champions League
La conditio sine qua non perché un’ipotesi di ritorno al Milan del più forte uomo squadra del mondo (intendendo Ibra proprio come calciatore capace di costituire una squadra da solo) possa essere presa legittimamente in considerazione è la conquista da parte dei rossoneri di un posto nella prossima edizione della Champions League. Solo un traguardo del genere avrebbe il potere di convincere un incerto Ibrahimovic a ripercorrere a ritroso il sentiero da Parigi a Milano.
Una suggestione, più che un’ipotesi concreta, di cui ha parlato anche Jennifer Wegerup, grande conoscitrice di Ibrahimovic. Interpellata a proposito della lunga storia d’amore che ha coinvolto Zlatan e il Milan, la giornalista svedese di Sportbladet ha dato una spallata quasi definitiva alle ambizioni e ai sogni di gloria del popolo rossonero: «Un po’ Ibra e il Milan hanno parlato, ma alla fine non aveva nessun motivo per andarci e a questo punto non credo ci andrà più».

Balotelli sotto i ferri
E a proposito di storie d’amore complicate, è delle ultime ore un aggiornamento importante su Mario Balotelli, tornato tra l’altro al Milan la scorsa estate dopo il rifiuto di Zlatan Ibrahimovic. Alle prese con una fastidiosissima pubalgia che lo tiene fuori dai campi da gioco da circa un mese e mezzo, il destino di SuperMario sembra essere deciso: sarà operato. Una conclusione a cui si è arrivati dopo vari consulti tra lo staff medico rossonero, quello del Liverpool (attuale proprietario del suo cartellino) e il professor Per Holmich, interpellato dalle due società per tentare di risolvere definitivamente il problema. Dalla visita effettuata a Copenaghen pare sia emerso per l’attaccante rossonero anche un problema di ernia inguinale e a questo punto l’unica soluzione appare l'intervento chirurgico. I tempi di recupero si annunciano molto lunghi, forse anche 3 mesi. Un’altra brutta gatta da pelare per mister Mihajlovic.