25 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Verso il Gran Premio del Giappone

Marquez non è al 100%: «Ma domenica starò davanti»

I postumi della frattura alla mano dopo la caduta dalla mountain bike si fanno sentire. Ma lo spagnolo è motivato a inserirsi di nuovo nel duello Rossi-Lorenzo, specialmente in casa della Honda a Motegi

MOTEGI – Un anno fa il Gran Premio del Giappone, quello di casa per la sua Honda, gli regalò la certezza matematica del suo secondo campionato del mondo di MotoGP. Dodici mesi più tardi, Marc Marquez torna a Motegi, ma in una situazione diametralmente opposta. Le sue chance di portare a casa il terzo Mondiale consecutivo sono ormai sfumate, per colpa di ben cinque cadute, l'ultima delle quali nella scorsa gara davanti al suo pubblico di casa, in Aragona. E, per giunta, una sesta caduta, stavolta non dalla moto ma durante un allenamento in mountain bike, gli ha provocato una frattura alla mano. Il campione spagnolo è stato costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico e, dato il brevissimo tempo di recupero, non potrà essere al cento per cento della forma in questo weekend di gara. «Quella di Aragòn è stata una corsa difficile e ho commesso un errore – racconta il numero 93 – Ora non vedo l'ora di arrivare in Giappone per cercare di chiudere la stagione al top. Purtroppo la settimana scorsa sono stato vittima di un incidente durante gli allenamenti in mountain bike e mi sono rotto la mano sinistra. Mercoledì mi sono operato e da allora sono a riposo. Sto guarendo bene e spero di essere il più in forma possibile per questo weekend».

Obiettivo: restare davanti
Nonostante le condizioni fisiche non perfette e i tanti errori commessi in gara, comunque, Marquez resta pur sempre un avversario ostico per Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Anzi, ambisce addirittura ad essere l'ago della bilancia della volata mondiale nei quattro GP che mancano alla conclusione della stagione. Nel 2015 ne ha già vinti quattro, tanti quanti il Dottore che comanda la classifica, e l'anno scorso si inserì tra lui e il vincitore Lorenzo proprio a Motegi. Dunque, sarà ancora una volta un osservato speciale? «Spero di poter regalare un buon risultati ai tifosi di casa della Honda – sostiene il due volte iridato – Le condizioni del circuito possono variare parecchio e lavoreremo sodo sull'assetto, sia per le brusche accelerazioni che per le frenate, in modo da poter restare davanti domenica».

Pedrosa è carico dopo aver battuto Vale
Quanto al suo compagno di squadra Dani Pedrosa, lui si presenta al via in Giappone con un umore particolarmente galvanizzato. Per la prima volta in carriera, in questa stagione non ha ancora vinto nemmeno un Gran Premio, ma nell'ultima gara in Aragona si è aggiudicato forse il duello più bello della sua carriera, quello per il secondo posto con Valentino Rossi. E gli effetti positivi di questo risultato si fanno ancora sentire: «Dopo la battaglia con Valentino mi sento molto motivato ad andare in Giappone, la gara di casa della Honda – afferma – Il lunedì dopo la gara abbiamo fatto una giornata di test, al martedì sono rimasto a Barcellona con la mia famiglia e miei amici per il mio compleanno, ora sono pronto alle lunghe trasferte in Asia. La pista di Motegi ha molti punti di frenata violenta e di accelerazione, perciò bisogna trovare un buon assetto che combini stabilità e trazione in uscita dalle curve. E questa gara è un grande evento per la Honda, quindi sono ancora più ispirato a dare a loro e a tutti i tifosi una bella soddisfazione».