La confessione di Dovizioso: «Ecco perché con questa Ducati non vado forte»
Desmodovi vuota il sacco: il problema che gli impedisce di competere con i primi sta tutto nella frenata della sua Desmosedici GP15. «Non è abbastanza secca per il mio stile di guida e così non riesco ad arrivare al limite», spiega
ROMA – Domenica ad Alcaniz, tutto sommato, non è andata così male. Dallo sprofondo della quinta fila in cui si era ritrovato sulla griglia di partenza, Andrea Dovizioso è riuscito a rimontare fino alla quinta posizione, un risultato che, su pista asciutta, non avvicinava da quattro mesi a questa parte. Eppure anche stavolta Desmodovi ha accusato un distacco abissale dal suo più giovane e inesperto compagno di squadra Andrea Iannone: ben 17 secondi al traguardo. «Il quinto posto è ottimo, essendo partito tredicesimo in MotoGP dove è davvero difficile recuperare posizioni – ha commentato Dovizioso a fine gara – Ma non posso essere contento della velocità: sono stato lento, in ogni sessione di prove libere e anche in gara». Dietro a questa crisi di risultati di cui lo stesso Dovizioso non riesce a intravedere la fine c'è un ben preciso fattore tecnico: la Ducati, infatti, si adatta meglio allo stile di guida di Iannone rispetto al suo, più aggressivo soprattutto in fase di frenata, quando istintivamente cerca di ritardare fino al limite il momento in cui premere la fatidica leva. «Faccio grande fatica in frenata – ha spiegato domenica il pilota di Forlì – Per le mie caratteristiche e il mio stile ho bisogno di una frenata forte, per sfruttare tutto il potenziale della moto. Così non riesco ad essere aggressivo, non riesco a spingere abbastanza e a metà curva non sono abbastanza veloce. Con l'aderenza che avevamo in gara è stato molto difficile compiere giri veloci».
Non c'è luce in fondo al tunnel
Nonostante gli sforzi suoi e di tutti i tecnici di Borgo Panigale, oltretutto, di questi problemi alla frenata che lo hanno tormentato fin dall'inizio della stagione non sembra trovarsi una soluzione: «Abbiamo lavorato molto fin dal test di Sepang, ma penso che questa sia una delle caratteristiche di questa moto – alza le braccia Dovizioso – Di sicuro possiamo migliorarla, ma non so di quanto. Abbiamo fatto un buon lavoro perché quest'anno la moto è completamente nuova ed è molto migliore in curva. Ma era abbastanza normale che avremmo perso in altre aree, e questo è ciò che è successo. In frenata non riesco ad essere forte e aggressivo, né ad arrivare al limite del mezzo. Penso che questo sia il motivo principale per cui non vado abbastanza veloce». Peccato, perché per il resto la Desmosedici GP15 è un vero gioiello: «La potenza non è un problema, nei rettilinei guadagnamo – spiega – E anche la gestione delle gomme è migliorata. Purtroppo, se non sono forte in frenata, per essere più veloce ho bisogno di più aderenza al posteriore, e quindi usuro di più la gomma». La coperta, insomma, resta troppo corta. E le prime posizioni ancora troppo lontane.
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