Da Ibra a Balotelli, il mercato del Milan firmato Raiola
Mario Balotelli è pronto a tornare in rossonero. La notizia che non ti aspetti arriva alla vigilia di Fiorentina-Milan, scatenando reazioni compatte di dissenso tra i tifosi che speravano in un altro ritorno, quello di Ibrahimovic. Ma c’è anche chi pensa che SuperMario possa solo anticipare lo svedese, tanto ormai al Milan è tutto in mano a Raiola.
MILANO - Da che l’uomo ha inventato il gioco del calcio, il dibattito è sempre aperto. Non c’è argomento legato al mondo del pallone che non scateni una qualche tenzone dialettica tra due fronti contrapposti: un rigore netto per uno e inventato per un altro, una vittoria meritata per uno e rubata per un altro, l’ultimo acquisto di calciomercato applaudito da uno e ripudiato da un altro. È tutto un florilegio di discussioni, sane polemiche, tesi e antitesi, un fiero scambio di opinioni a contraddistinguere una delle passioni più sanguigne dell’essere umano.
Fino a qualche tempo fa ad animare le più acerrime dispute c’era soprattutto un uomo, l’ex centravanti della Nazionale Mario Balotelli. Era attorno a lui che si concentravano le baruffe mediatiche più vibranti tra chi era pronto a difenderlo a spada tratta in nome del suo talento indiscutibile e chi invece lo accusava di sprecare tanto ben di Dio.
Nessuno vuole più Balotelli
Fino a qualche tempo, appunto. Adesso sembra proprio che il tanto celebrato SuperMario non susciti più alcuna controversia tra i tifosi. La dimostrazione è arrivata al termine di una calda domenica d’agosto che ha portato in dono la notizia del possibile, probabile, praticamente certo ritorno di Balotelli al Milan, dopo il suo ennesimo fallimento, stavolta al Liverpool.
Ebbene, nessuno sembra avere dubbi in proposito: l’ex attaccante rossonero non lo vuole più nessuno, almeno tra i tifosi milanisti. E infatti l’unico a pronunciarsi in favore del suo ritorno a Milanello è Roberto Mancini. Inutile domandarsi il perché…
Dal sogno Ibra all’incubo Balo
La cosa che lascia sconcertati, ancor più che furiosi, i fans del Diavolo, è scoprire che dopo una lunga estate di sogni ad occhi aperti, fantasticando il ritorno di Ibrahimovic (lui si, desiderato dalla quasi totalità del popolo rossonero), il risveglio ha avuto l’amara sorpresa di ritrovarsi in squadra Mario Balotelli, un altro uomo di Mino Raiola, ma non quello gradito.
Insomma nessuna controversia, nessun battibecco, nessuno scambio di vedute tra i tifosi del Milan. L’identità di intenti e di vedute è totale: SuperMario non serve.
La vera emergenza è in mezzo al campo
A complicare ulteriormente la faccenda per il popolo rossonero, la brutta mazzata arrivata in serata per mano di una Fiorentina sadica e infingarda, capace di approfittare di una squadra in inferiorità numerica e - soprattutto - in evidente difetto di personalità, carisma e qualità in mezzo al campo.
E qui scattano le vere perplessità: è possibile che al Milan, con tutti i problemi fin troppo evidenti dalla metà campo in giù, si pensi a portare a casa l’ennesimo attaccante, Mario Balotelli, tra l’altro giubilato e mandato via a furor di popolo appena dodici mesi fa, anziché risolvere le vere emergenze?
Raiola, terzo ad del Milan
Ovvio che su tutti gli organi di informazione, sui social network, nei forum dei tifosi, si siano scatenati commenti feroci e illazioni con un unico destinatario, il deus ex machina dell’operazione Mino Raiola. C’è chi si accanisce contro l’ex pizzaiolo italo-olandese, definendolo addirittura il terzo amministratore delegato del Milan, visto che senza il suo benestare ormai non si muove penna in via Aldo Rossi.
E se Ibra e Balotelli arrivassero insieme?
Ma c’è anche chi prova ad azzardare fantasiosi scenari nei quali Mario Balotelli sarebbe solo una «tassa» da pagare a SuperMino per poi avere in cambio, negli ultimi giorni di mercato, Zlatan Ibrahimovic.
Si tratterebbe senza dubbio di una macchinazione perfettamente ordita da Raiola, ma di difficile attuazione se non altro perché il Milan, con tutta la batteria di attaccanti già in rosa, non avrebbe certo spazi per altre due punte di peso. Oltre al fatto che Ibra e Balotelli non sembrano in grado di poter coesistere - o l’uno o l’altro - e al Milan lo sanno bene visto che l’azzurro arrivò a Milanello solo dopo la cessione dello svedese al Psg.
L’unica consolazione è che ormai mancano solo pochi giorni alla fine del mercato, tra poco finalmente sapremo cosa aspettarci. Mino Raiola permettendo, naturalmente.