24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Ordini di scuderia

Mercedes, così Hamilton e Rosberg hanno risolto la loro rivalità

Un documento scritto nero su bianco, con le firme dei due piloti, contiene le regole da seguire in caso di duelli in pista, per evitare scontri fratricidi. Lo rivela per la prima volta il portacolori tedesco, mentre infuria la lotta per il titolo

ROMA – Un semplice pezzo di carta. Un documento che ha permesso alla Mercedes di calmare le acque dopo lo scoppio del ciclone tra i due compagni di squadra e rivali Lewis Hamilton e Nico Rosberg. È il segreto ben celato tra le pieghe delle gerarchie interne alle frecce d'argento, che solo in questi giorni è stato svelato da uno dei giornalisti più esperti del mondo della Formula 1, lo svizzero Roger Benoit, corrispondente del quotidiano elvetico Blick. Il copione è lo stesso già ripetuto tante e tante volte nella pluridecennale storia della massima categoria dell'automobilismo: una squadra che domina tecnicamente tutto il gruppo e due compagni di squadra che si contendono il titolo mondiale in una battaglia che presto finisce fuori controllo. Stile Ayrton Senna e Alain Prost, per capirci. O, più recentemente, Sebastian Vettel e Mark Webber. È quanto è accaduto nel 2014 alla casa tedesca. E quanto ha rischiato di accadere anche in questa stagione, in cui la battaglia testa a testa per l'iride sembra ancora più serrata.

Regole d'ingaggio
Eppure tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, ultimamente, la situazione sembra essersi parecchio tranquillizzata. Il motivo? Un accordo scritto nero su bianco, di cui oggi il pilota tedesco fa intendere per la prima volta l'esistenza. «C'è un documento che entrambi abbiamo dovuto firmare – ha rivelato al già citato giornalista Benoit – che riguarda la nostra condotta in pista: alla partenza, durante i sorpassi, eccetera». Una serie di «regole di ingaggio», dunque: probabilmente le stesse a cui, con queste parole, ha fatto riferimento il team principal Toto Wolff quando si è trattato di spiegare il modo in cui la sua squadra ha deciso di gestire al meglio gli scontri interni nel 2015. «Noi, come squadra, non ci aspettiamo che loro siano gentili – ha spiegato il boss della scuderia di Stoccarda – O, diciamo, che facciano finta di essere amici a beneficio della stampa. Ciò che chiediamo loro è semplicemente di rispettarsi l'un l'altro, di rispettare le regole d'ingaggio». E, per esserne più sicuri, hanno preteso che in fondo a queste regole i loro due portacolori mettessero addirittura la loro firma.

Alti e bassi
Nonostante ciò, Rosberg ha proseguito dichiarando che la sua relazione personale con Hamilton, in pista e fuori, procede con alti e bassi: «Cambia – ha commentato – La nostra battaglia è complicata perché dobbiamo pensare alla squadra e allo stesso tempo a sconfiggerci a vicenda. In ogni caso sarebbe complicata, perché entrambi vogliamo vincere, perciò ci sono alti e bassi e prima o poi arriverà comunque il prossimo basso. Al momento, tutto va bene». Almeno, in attesa della prossima scintilla.