26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Verso la fine di un dominio?

Mercedes imbattibile? «No, temiamo la Ferrari perché...»

Il team boss delle frecce d'argento, Toto Wolff, avverte i suoi: «Non ci possiamo permettere di abbassare la guardia. La rossa ha le risorse per recuperare. E sta continuando a crescere costantemente»

MARANELLO – Nonostante i risultati degli ultimi Gran Premi potrebbero far pensare al contrario, la Mercedes non dorme sonni tranquilli. Anzi, continua ad essere «preoccupata» di una potenziale rimonta della Ferrari, in grado di mettere fine alla sua attuale striscia positiva che pare inarrestabile. Sulla carta è dal GP di Malesia, vinto da Sebastian Vettel, che la rossa non riesce più a battere le frecce d'argento. Ma non per questo ha smesso di spingere al massimo per ridurre il suo distacco dalla vetta. Abbastanza da mandare in paranoia il team boss dei campioni del mondo, Toto Wolff, convinto che prima o poi Maranello riuscirà a fare un salto in avanti in grado di spazzar via tutto il margine della sua squadra.

Vietato abbassare la guardia
«Non possiamo permetterci di essere compiaciuti o di trascurare il lavoro che ci aspetta – mette in chiaro Wolff – Se lo facessimo, molto probabilmente non svilupperemmo la nostra monoposto e il team non potrebbe continuare a vincere in questo modo. Per questo dobbiamo mantenere la stessa pressione sul sistema. Quando hai contro la Ferrari, con tutte le risorse di cui dispone, sai che arriverà presto il giorno in cui non potrai più continuare a vincere. Questo non accadrà da un giorno all'altro, ma gradualmente potrebbe succedere, se ci addormentassimo sugli allori».

Sprazzi di prestazioni
E persino nelle ultime gare che, stando agli ordini d'arrivo, sono apparse all'esterno come un ininterrotto monologo della Mercedes, Toto Wolff ha invece intravisto i segnali di una rimonta in corso da parte del Cavallino rampante: «Di tanto in tanto vediamo degli sprazzi di prestazione da parte loro, il che dimostra che stanno crescendo – prosegue – Vediamo le loro prestazioni durante le sessioni, vediamo le loro simulazioni di gara al venerdì e al sabato mattina, in cui il loro passo a volte è anche migliore del nostro, anche se poi sparisce in qualifica. Vedo dei paralleli con il 2013, quando anche a noi capitavano sessioni o gare come queste, in cui mettevamo in luce delle buone prestazioni, ma poi non riuscivamo a mantenerle». E se il team tedesco, dopo il 2013, è riuscito a fare un salto di qualità di questa portata, sembra dire il boss, perché non dovrebbe riuscirci anche la Ferrari? «Proprio per questo, quando vedo le loro prestazioni, sono sempre preoccupato». Una notizia che ai tifosi della rossa non dispiacerà di certo.