20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Perso il secondo posto in MotoGP

Dovizioso: «A questa Ducati manca ancora qualcosa»

Quarto podio in cinque gare per Desmodovi, che però scivola in terza posizione nella classifica generale: «Un risultato di cui essere soddisfatti, ma dobbiamo ancora migliorare la GP15». La gara di Iannone? «La più dura della vita», per colpa della spalla infortunata

LE MANS – Da eterno secondo a eterno terzo? Andrea Dovizioso, nella valigia che si riporterà a casa, a Forlì, dopo la trasferta di Le Mans, mette un buon risultato: il gradino più basso del podio, su cui è riuscito a salire per la quarta volta in cinque gare. Ma anche tante brutte notizie: l'appuntamento con la sua prima vittoria ancora rimandato, la piazza alle spalle di Valentino Rossi in classifica iridata ceduta a Jorge Lorenzo, soprattutto una Ducati che sembra ormai scivolata definitivamente alle spalle della Yamaha (e forse anche della Honda) nei rapporti di forze tecnici del Mondiale.

Bene, ma non abbastanza
Come valutare, dunque, l'esito agrodolce del Gran Premio di Francia per Desmodovi? «Sono felice perché è sempre molto importante centrare il podio e quello di oggi è l’ennesima conferma della nostra competitività», dichiara. La sua, in effetti, è stata una bella gara, all'inizio della quale ha lottato anche con il vincitore Lorenzo e alla fine della quale si è tenuto nei tubi di scarico di Vale: «Le condizioni erano buone, ma dopo metà gara non sono più riuscito a tenere il passo di Lorenzo – riconosce il forlivese – Purtroppo è calato il grip e non ho potuto essere efficace come nella prima parte: pensavo di avere più velocità per arrivare verso fine gara e provare a lottare per la vittoria ma non è stato possibile. È la conferma che ci manca ancora qualcosina e, anche se dobbiamo essere molto soddisfatti di questo ulteriore podio, ci dobbiamo impegnare per migliorare ancora la GP15».

Iannone, la gara più dura della vita
Più alti che bassi, invece, nel Gran Premio del suo compagno di squadra Andrea Iannone. Per lui la giustificazione si chiama spalla sinistra, quella che si è infortunato martedì scorso durante i test al Mugello e che nel finale gli ha fatto sentire la fatica. Tanto che non bisogna essere troppo severi per il quarto posto perso al termine di una battaglia all'ultimo sangue con Marquez, ma piuttosto soddisfatti per la quinta posizione conquistata alla bandiera a scacchi. «È stata una gara molto difficile per me, forse la più difficile della mia vita – ammette il centauro di Vasto – All’inizio stavo bene, avevo un buon passo ed ero contento di come stava andando. Fino al decimo giro stavo girando veloce, dietro  a Lorenzo e Dovizioso, ma poi ho iniziato ad accusare dolore al braccio sinistro e per compensare ho usato molto di più quello destro, che si è affaticato e pertanto non sono più riuscito ad essere efficace in frenata. Ho fatto anche un paio di errori perdendo tempo e sono stato raggiunto da Smith e Marquez, con cui ho fatto una bella battaglia. In ogni caso devo essere contento per oggi, perché è stato veramente difficile concludere la gara, e voglio ringraziare la mia squadra che mi ha messo a disposizione una moto molto competitiva e mi ha permesso di portare a casa questo risultato. Voglio anche ringraziare i ragazzi della Clinica mobile che mi hanno supportato e si sono presi cura di me durante tutto il weekend».