29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
All'attacco di Maranello

Alonso e Montezemolo rosiconi: «Ferrari, non è cambiato niente»

Fatti fuori senza troppi complimenti a inizio anno, i due ex illustri si prendono una rivincita dopo il flop nel GP di Spagna. «La rossa ha gli stessi problemi che ha avuto per cinque anni», punge l'asturiano. «Ha solo avuto fortuna», gli fa eco l'ex presidente

ROMA – Il passo falso della Ferrari nel Gran Premio di Spagna ha gettato nello sconforto molti tifosi italiani, che si aspettavano una rossa più vicina alla Mercedes e invece se la sono ritrovata più lontana. Ma ha anche fatto la gioia degli anti-ferraristi più sfegatati, che non hanno nascosto la loro cinica soddisfazione nel vedere il Cavallino rampante innestare la retromarcia e tornare ai distacchi abissali di inizio anno. Tra di loro, nell'inedita veste di quelli che Matteo Renzi definirebbe come «gufi rosiconi», si sono allineati anche due illustri ex di Maranello con il dente avvelenato, in cerca di rivincita dopo essere stati fatti fuori senza tanti complimenti dalla Scuderia: Fernando Alonso e Luca Cordero di Montezemolo.

La rivincita degli ex
L'asturiano ha lanciato un vero e proprio siluro nei confronti della sua ex squadra, sostenendo che il distacco che Sebastian Vettel ha accusato dal vincitore Nico Rosberg nella gara di domenica a Barcellona non è poi così diverso da quelli cui era abituato fino allo scorso anno: «Resto contento della mia scelta di passare in McLaren – ha dichiarato ai microfoni dell'inglese Sky Sports News – l'anno scorso ero a mezzo minuto-un minuto dalla Mercedes, quest'anno la Ferrari in Spagna ha preso 43 secondi. Non è cambiato niente, non è cambiato niente per cinque anni e non volevo che la cosa si ripetesse per il sesto o per il settimo anno». E poco conta che la sua McLaren sia dispersa nelle ultimissime posizioni. Anche l'ex presidente Montezemolo non ha mancato di dispensare la sua dose di vetriolo, imputando i successi della squadra a inizio stagione solo alla buona sorte: «Onestamente penso che la Ferrari abbia avuto un po' di fortuna – ha punto – Quest'anno a parte la Mercedes non ha rivali. La Williams non è migliorata, la Red Bull è implosa e la McLaren è in crisi. In breve la Ferrari comincia ogni gara col podio in tasca. Ma la fortuna è inutile se non se ne trae vantaggio».

Arrivabene difende la squadra
Quella che raccontano i dati di fatto, però, è tutt'altra realtà. Parla di una Ferrari che (anche grazie, sia detto senza cattiveria, agli allontanamenti di Alonso e Montezemolo) ha compiuto degli indubbi passi avanti rispetto allo scorso anno. Nonostante il dominio Mercedes resti quasi impossibile da scalfire: «Il distacco c'è ancora – confessa apertamente il team principal Maurizio Arrivabene – e dobbiamo analizzare i dati raccolti per capire dove perdiamo. Se sia un fatto legato a questa pista o più generale. Non siamo ciechi: in Spagna era chiaro che nell'ultimo settore perdevamo mezzo secondo. Non voglio puntare il dito contro l'aerodinamica o il motore o chissà che, perché altrimenti creeremmo il solito caos e tutti si stresserebbero. Dobbiamo calmarci, guardare i numeri e prendere una decisione. E vi prometto che, se abbiamo commesso degli errori, li ammetterò. Ma comunque il nuovo pacchetto è migliore del vecchio: non abbastanza per raggiungere le Mercedes, ma comunque un passo avanti». Con buona pace di Alonso e Montezemolo.