28 marzo 2025
Aggiornato 00:30
Le due gare della Superbike a Imola

Neanche un eroico Giugliano ferma le imbattibili Kawasaki

La Ducati del romano regge per dieci giri, poi la superiorità tecnica della moto giapponese e la lunga inattività dovuta all'infortunio si fanno sentire. Davide giunge così terzo in gara-1 e quatro in gara-2. Doppio successo per Rea, sempre più cannibale del Mondiale

IMOLA – È andata come doveva andare. Troppo forti le due Kawasaki per essere arginate da una Ducati ancora non tecnicamente all'altezza. Troppo incerta la forma fisica di Davide Giugliano dopo tre mesi di inattività assoluta, non solo dalle gare ma anche dall'allenamento. Nelle due manche del Mondiale Superbike a Imola, Jonathan Rea porta a casa un'altra volta il bottino pieno. Vittoria sia in una gara-1 interrotta dal brutto incidente di David Salom (ricoverato al centro medico con una frattura al radio sinistro e una brutta contusione al gomito) che in gara-2, in entrambi i casi davanti al suo compagno di squadra Tom Sykes, che ha completato due doppiette per la verde moto giapponese. L'en-plein targato Rea, il terzo stagionale (in totale per lui otto vittorie su dieci gare), lo lancia sempre più solitario in testa al campionato, grazie anche alla caduta del primo dei suoi avversari, il pilota della Aprilia Leon Haslam, ora staccato di ben 87 punti.

Giugliano stringe i denti
Ma gran parte degli occhi dei 65 mila tifosi che hanno assiepato le tribune del circuito Enzo e Dino Ferrari nel corso del weekend erano comunque puntati su Davide Giugliano. Il romano della Ducati, partito dalla pole position, ha retto per i primi dieci giri di gara-1, poi ha dovuto cedere alla schiacciante superiorità del duo Ducati, riuscendo comunque a portare a casa un brillante terzo posto. In gara-2, invece, la fatica si è fatta sentire sempre più, costandogli il podio: così, Giugliano si è dovuto accontentare della quarta piazza. Ma il risultato resta comunque da incorniciare: «Sono molto contento del podio, che a livello personale, vale come una vittoria – ha esultato – Dopo la prima parte della prima manche ero già stanco e nella seconda parte ho sofferto molto; non avrei potuto fare di più. Ero indeciso se fare la seconda manche o no perché ero veramente sfinito, ma grazie al supporto della clinica mobile ed al sostegno di tutti i miei tifosi, ho potuto chiudere anche la seconda gara, in quarta posizione. È stato un weekend importante che ci ha fatto capire che possiamo combattere in ogni singola gara per le posizioni di vertice. Abbiamo una moto molto performante e, una volta che sarò tornato in forma, so che potremo essere ancora più competitivi. Non è stato per niente facile correre oggi ed è stato possibile soprattutto grazie al grande aiuto che il team, la mia famiglia e il professor Fabio Catani dell’ospedale Policlinico di Modena, mi hanno dato in questi mesi. Quindi voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno dato supporto e anche i tanti tifosi che sono venuti a guardare le gare oggi qui a Imola». Il suo compagno di squadra Chaz Davies è invece andato incontro ad un doppio ritiro per problemi tecnici.

Gli altri italiani
L'altro costruttore che giocava in casa, la Aprilia, si deve invece accontentare di un podio nella seconda corsa grazie al secondo pilota Leon Haslam. Alle spalle di Giugliano, nella stessa prova, sono giunti nelle posizioni che contano anche gli altri due italiani Ayrton Badovini (quinto) e Matteo Baiocco (sesto).