29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Il campione di Tavullia resta sul podio e in testa al campionato

Rossi: «Weekend perfetto. Se non fosse per Dovizioso...»

Il terzo posto basta al Dottore per mantenere il comando della classifica generale: «Essere ancora davanti dopo una delle piste più dure dell'anno per la Yamaha è positivo». E, sulle ali dell'entusiasmo, rivela: «Continuerò a correre anche dopo il 2016»

AUSTIN – Se si pensa al fatto che questa pista è una delle più sfavorevoli alla sua Yamaha e che ha dovuto lottare per tutto il weekend con l'usura eccessiva delle gomme anteriori, è facile capire come mai perfino un incontentabile come Valentino Rossi consideri il terzo posto nel Gran Premio degli Stati Uniti un risultato «perfetto». O quasi: «Perché fosse il fine settimana perfetto sarei dovuto arrivare davanti a Dovizioso. Ma lui era più forte di me – si toglie il cappello il Dottore – Va bene così, comunque, perché un podio è un buon risultato». Sufficiente, nonostante il sorpasso subìto dal ducatista sul finale della gara, a conservare il comando del campionato, anche se per un solo punto sul suo diretto rivale.

CHE FATICA QUELLE GOMME – Dopo soli due GP disputati, comunque, il nove volte campione del mondo sostiene che sia ancora troppo presto per guardare alla classifica generale. «Non è molto importante, perché la stagione è lunghissima – commenta – ma è comunque positivo essere ancora davanti dopo Austin, una delle piste più difficili dell'anno per la Yamaha. Qui ho sempre faticato in passato a portare la gomma anteriore fino a fine gara. Quest'anno è andata meglio grazie alle Bridgestone più dure e sono felice perché nelle prove non sono andato così male: sono rimasto più o meno sempre tra i primi quattro e sono andato forte anche sul bagnato. La gara è stata bella, ma anche strana, perché non sono riuscito praticamente mai a spingere al massimo. Non mi sono potuto rilassare perché dopo cinque o sei giri ho iniziato a cercare di capire cosa stesse succedendo alla gomma anteriore, che si danneggiava molto. Per qualche motivo la moto la distruggeva e per questo non ho avuto la chance di attaccare Andrea. Lui mi ha detto che nel sorpasso alla curva 12 abbiamo rischiato molto: dalla moto non l'ho notato, mi è sembrato che fossimo vicini, ma che comunque ci fosse spazio sufficiente».

«CONTINUERÒ A CORRERE DOPO IL 2016» – Superato uno degli scogli della stagione, ora la mente di Valentino corre al futuro. A quello prossimo, tra sette giorni in Argentina: «La pista mi piace, ma spero che le condizioni dell'asfalto siano migliori dell'anno scorso, quando era davvero sporco. Il tracciato, in compenso, è bello e si adatta abbastanza alla nostra moto: penso che lì potremo essere più competitivi». E anche al futuro più lontano, addirittura oltre il 2016, data di scadenza del suo attuale contratto biennale con la Yamaha: «Spero che quello non sia il mio ultimo anno», ha rivelato durante la conferenza stampa. Quando si guarda tutti dall'alto in basso, d'altronde, viene voglia di continuare. Anche quando si hanno già 36 anni.