Cessione Milan, ecco i partner di Mr. Bee
Iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sui nomi dei potenziali soci di Bee Taechaubol nella scalata alla società di Silvio Berlusconi. Il primo è quello di Nelio Lucas, gestore del fondo di investimento Doyen Sports, già visto con Galliani in più di una circostanza. Sempre viva la pista che porta al cinese Mr. Pink ma ora spuntano anche gli americani.
MILANO - A questo punto appare evidente: malgrado i risultati deludenti (per usare un eufemismo) ottenuti dalla squadra rossonera negli ultimi due anni, il marchio dell’Ac Milan tira ancora, specialmente nei paesi dell’Est. Merito sicuramente delle floride stagioni a cavallo degli anni ’80 e ’90, quando l’ex club più titolato al mondo spopolava in Italia, in Europa e nel mondo e raccoglieva proseliti e milioni di fans in ogni angolo del pianeta. Sarà per questo che adesso, mentre il Milan vive una delle crisi più profonde della sua storia, sia dal punto di vista tecnico che societario, che sono ancora in tanti a farsi avanti per mettere le mani su un pezzo glorioso di storia del calcio.
Interessante che a candidarsi siano, al momento, soprattutto magnati, finanziatori e potenziali acquirenti provenienti dall’Asia, Thailandia, Singapore, Cina, quasi a testimoniare che la crescita imperiosa del fenomeno calcio in Asia non possa prescindere da un club prestigioso come il Milan.
FONDO DOYEN SPORT DIETRO MR. BEE - Di Mister Bee, all’anagrafe Bee Taechaubol, abbiamo già parlato diffusamente. Il broker thailandese, che avrebbe già strappato una prima firma a Silvio Berlusconi per l’acquisizione di una quota di minoranza del Milan (circa il 30%) a fronte di un esborso di 250 milioni di euro, è attualmente in cima alla lista dei pretendenti. Ciò che ha sempre destato curiosità è scoprire, alla luce di un patrimonio personale non sufficiente a giustificare un investimento di questa portata (circa 1,2 miliardi di euro), chi si celi dietro Mr. Bee. E finalmente iniziano a spuntare i primi nomi, tra cui quello di Nelio Lucas, il gestore del fondo di investimento Doyen Sports, che da anni è al centro del mercato.
Ai tifosi rossoneri questo nome non risulterà certo sconosciuto, visto che è stato accostato a più riprese al Milan per una frequentazione sospetta con Adriano Galliani, iniziata pubblicamente nell’estate 2013 e proseguita poi nel tempo. Ora finalmente si spiega il perché di una tale vicinanza all’ad rossonero.
GLI ALTRI PRETENDENTI, DALLA CINA AGLI AMERICANI - A breve sono attesi anche nuovi colloqui esplorativi con il mondo Cina: il gruppo Wanda da una parte, guidato da Wang Jianlin (gli acquirenti di Infront), e l’ormai celebre Mr. Pink, il cui vero nome è Poe Qui Ying Wangsuo, dall’altra. Con entrambi si cercherà di valutare quali possano essere le rispettive reali intenzioni prima di procedere alla mossa successiva.
Ma non è finita qui. Pare che i sondaggi fatti dallo studio legale milanese, incaricato di gestire la transazione, abbiano aperto un fronte nuovo, americano e altrettanto importante. Si tratta della società che gestisce il Madison Square Garden, il tempio dello sport di New York, che ha nel suo core business la costruzione d’impianti sportivi e quindi potrebbe diventare un partner importante nell’ottica dell’edificazione del nuovo stadio del Milan.
LA CESSIONE DELLA MINORANZA NON BASTA - Resta però un problema. Mr. Bee, e come lui Wanda Group, il cinese Pink e via via tutti gli altri, sono pronti ad iniziare la scalata al Milan partendo da un pacchetto di minoranza delle quote per poi arrivare almeno al 51% in breve tempo. Acquisire quindi, da qui ai prossimi anni, il completo controllo della società, e non accontentarsi del 30%.
Da quest’orecchio però il presidente Berlusconi pare proprio non voglia sentirci. E allora prepariamoci ad un lungo tira e molla per definire la questione. I tifosi rossoneri sono avvisati.