Marquez il più veloce, ma la Ducati fa già paura
Il campione del mondo vola, poi cade. E la moto italiana gli tiene il fiato sul collo, con il terzo e il quarto tempo. Valentino Rossi si ferma al sesto posto: «La velocità della rossa mi preoccupa molto».
SEPANG – Il giallo dei freni di Marc Marquez è durato soltanto ventiquattr'ore. Ieri, al debutto della seconda tornata di test invernali a Sepang, il campione del mondo in carica era apparso in grossa difficoltà, per via di un misterioso problema all'impianto Brembo che continuava a tormentarlo, facendolo uscire continuamente di pista.
Oggi, quel guaio inspiegabile (la moto, infatti, era la stessa che aveva girato velocissima nelle ultime prove), è scomparso da dove era arrivato. E il risultato si è visto subito: 1:59.844, tempo record della settimana, almeno per ora. «È stato molto strano, ma quel che conta è che si sia risolto», ha commentato il giovane iridato. Eppure la sua giornata non è andata tutta liscia: c'è stato ancora il tempo per una caduta alla curva 4 nell'ultima ora di sessione.
Colpa di una scivolata sulla parte sporca della pista che gli ha fatto perdere il controllo dell'anteriore della sua Honda: «Un incidente stupido», ha ammesso l'iberico. A soli 63 millesimi di secondo da Marquez è giunta la Yamaha di Jorge Lorenzo, ancora al lavoro sul nuovo cambio seamless introdotto ieri dalla casa dei diapason. Ma la vera sorpresa è giunta dalla Ducati, che appena al secondo giorno di prove con la neonata GP15 è già riuscita a centrare la terza e la quarta posizione rispettivamente con Andrea Iannone e Andrea Dovizioso.
«La nuova moto è già più veloce della vecchia – ha sorriso Dovi – anche se devo ancora migliorare la sensibilità all'anteriore». «È migliorata molto nei cambi di direzione e nell’agilità – gli fa eco Iannone – ed è più veloce da una curva all’altra: tutti aspetti positivi». E Valentino Rossi? Dopo il miglior tempo di ieri, oggi si è fermato al sesto posto. Anche se, più che il suo tempo, a preoccuparlo è proprio la velocità della nuova Ducati. Che già aveva ammesso di temere agli ultimi test, quando era solo sulla carta, e ancor più gli turba il sonno oggi che si è concretizzata in pista.
«Già la loro vecchia moto non era male e ora sono piuttosto preoccupato – ha riconosciuto il Dottore – Sul giro secco saranno imbattibili grazie al vantaggio delle gomme super-soft, ma anche sul passo gara la GP15 sembra migliore e i piloti sono molto soddisfatti. Se faranno un altro passo avanti, potrebbero essere i più veloci». Quanto alla sua prova odierna, il pesarese non si è trovato a suo agio in mattinata con le temperature più basse: «Ma il giorno più importante sarà domani. Tutti daranno il massimo per fare il tempo ma soprattutto terremo d'occhio le simulazioni di gara. Saranno cruciali per comprendere il nostro livello». E anche quello della moto rossa, naturalmente.
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