Hamilton: «Avevo sognato tutto, si è realizzato...»
Rosberg con il morale a terra: «Pesante uscire così, senza neanche aver fatto la partenza. Non funzionava il volante»
SINGAPORE - Emozioni contrastanti quelle vissute durante la gara all'interno del Team Mercedes. Con Rosberg costretto al ritiro ed Hamilton sul gradino più alto del podio, ora i punti in classifica tra i due sono solo tre. Se la battaglia è stata fin qui accesissima e non priva di qualche colpo basso, chissà cosa aspettarsi negli ultimi cinque gran premi. Ecco come i due piloti hanno commentato i loro opposti risultati a Singapore.
LEWIS HAMILTON - «L'ho sognato ieri notte, ma un'altra cosa è quando accade davvero. Il mio team quest'anno ha fatto un lavoro impeccabile, arrivare qui sapendo che potevamo combattere per il primato è una cosa incredibile. L'ultimo pit stop? Non è andata troppo male... Non sapevo qual era la situazione, dovevo rientrare per combattere con dei piloti con gomme molto usurate, ero molto a mio agio. Mondiale riaperto? Per me le cose sono cambiate - ammette Hamilton - il team però è ovviamente deluso per Nico che non ha finito la gara. Dobbiamo ancora lavorare».
NICO ROSBERG - Weekend da incubo per il leader del mondiale quello di Singapore. Pole persa per soli sette millesimi, partenza in ultima posizione e ritiro dopo appena quindici giri per un problema elettrico sulla sua monoposto. «A cosa ho pensato? Che è stato pesante uscire qui oggi, senza neanche aver fatto la partenza. Non funzionava il volante. Ora bisogna analizzare cosa è successo e andare avanti. L'affidabilità? Stiamo spingendo su questo punto da mesi, ci manca qualcosa. Sono dispiaciuto e basta, non serve aggiungere altro».
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