3 ottobre 2025
Aggiornato 08:30
Brasile 2014

Abete: «Sarà un mondiale difficile»

Il Presidente della FIGC: «Non c'è nessuna clausola nel contratto con Prandelli in base ai risultati del prossimo Mondiale. Abbiamo fatto una valutazione sulla base di quanto fatto finora, con il secondo posto agli Europei e il terzo alla Confederations Cup»

COVERCIANO - Nel giorno in cui prende il via lo stage azzurro voluto dal ct Prandelli a Coverciano in vista del Brasile, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete interviene a Radio Anch'io lo Sport su Rai Radio1 per discutere del campionato iridato che attende l'Italia: «Sarà un Mondiale molto difficile, anche perché giochiamo non in una Nazione ma in un vero e proprio continente con distanze enormi. Abbiamo un girone complesso ed in più nella parte alta del tabellone ci sono squadre fortissime come la Spagna, la Colombia o il Brasile».

Abete si sofferma poi sul duro lavoro che dovrà svolgere il commissario tecnico azzurro da qui a giugno: «In vista del Mondiale il lavoro del ct Prandelli si è complicato - continua il presidente della Figc -. Sono emersi tanti giocatori in questi ultimi periodi, cresciuti in qualità e prestazioni. La scelta è più difficile ma ben venga. Per la scelta sarà importantissima anche la valutazione sulla condizione fisica e anche a questo serve lo stage azzurro da oggi a Coverciano. Con tanta scelta è comunque difficile, anche l'opinione pubblica potrebbe non essere tutta contenta».

Poi il punto sul futuro di Prandelli: «Non c'è nessuna clausola nel contratto con il ct in base ai risultati del prossimo Mondiale - prosegue -. Abbiamo fatto una valutazione sulla base di quanto fatto finora, con il secondo posto agli Europei e il terzo alla Confederations Cup. Sappiamo grandezze e criticità della Nazionale, noi abbiamo fiducia nel suo lavoro e gli abbiamo dimostrato. Il suo ruolo resta però quello di ct, per le rappresentative giovanili siamo coperti con un grande tecnico come Arrigo Sacchi».

Non poteva ovviamente mancare una considerazione su Cassano: «Si tratta di un grande giocatore, sarà importante la valutazione che verrà data sulla sua condizione perché come qualità non è in discussione. C'è tanta scelta per Prandelli, qualcuno sta avendo un periodo di appannamento ma qualcuno sta crescendo notevolmente. Le scelte saranno comunque difficili, è una situazione complessa soprattutto a centrocampo e attacco».

Abete chiude parlando della prova televisiva e della maxi-squalifica di Destro: «La prova tv, per quanto riguarda gli scambi di persona, esiste dal 1999 e dal 2005 per gli atti di violenza. Si può chiamare come si vuole, ma lo strumento tecnologico è sempre stato utilizzato in questi casi, a maggior ragione nel momento in cui l'arbitro non si accorge di quanto avvenuto in campo. Cambiamenti? La Germania ha deciso di non dotare di innovamenti tecnologici legati al gol/non gol i suoi stadi - conclude Abete - e ciò certifica una situazione chiara».