6 dicembre 2023
Aggiornato 14:30
Dopo la vittoria di Verona contro il Chievo

Nocerino: Il Milan non molla

Il centrocampista rossonero ai microfoni di Sky: Giocheremo ogni partita come una finale. Dobbiamo mettere pressione alla Juve e solo con le prestazioni e la voglia di ieri possiamo farlo

MILANO - La vittoria di Verona contro il Chievo ha ridato fiducia in casa Milan. Uno dei simboli di questa squadra è sicuramente Antonio Nocerino, decisivo quest'anno con 10 reti stagionali, 9 delle quali in campionato. Il centrocampista rossonero dà la carica al gruppo: «E' un Milan che non mollerà di una virgola, che ogni partita giocherà come una finale. Dobbiamo mettere pressione alla Juve - spiega Nocerino ai microfoni di Sky - e solo con le prestazioni e la voglia di ieri possiamo farlo».

VINCERLE TUTTE - Sulle indiscrezioni di screzi all'interno dello spogliatoio dopo le sconfitte con Barcellona e Fiorentina, Nocerino è chiaro: «A volte non servono le parole perché questi campioni sono talmente forti che ti mettono in condizioni di poter reagire con uno sguardo, un gesto, questo ti fa capire per chi stai giocando e l'importanza della maglia che indossi».
Allegri, nel post-partita si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe, parlando di campagna mediatica contro il Milan e anche Nocerino è d'accordo col suo tecnico: «In una settimana abbiamo giocato alla pari col Barcellona, ma subito dopo siamo diventati stanchi, acciaccati, bolliti. Ma non è così - spiega il giocatore rossonero - perché altrimenti non avremmo vinto a Verona. Cercheremo di vincerle tutte giocando col sangue agli occhi, non molliamo. Chi vincerà lo dirà il campo e se saranno loro gli batteremo le mani».

BOLGIA A SAN SIRO - Nocerino non riesce a spiegarsi i motivi dei continui infortuni in casa rossonera: «Non ne ho la più pallida idea. C'è pure un po' di sfiga, giochiamo tutte le partite con 14 infortunati, ma questo fa capire il gruppo che siamo. Cosa chiedo ai tifosi? Vorrei vedere una bolgia a San Siro da qui alla fine - conclude il centrocampista del Milan -, perché noi abbiamo bisogno di loro. Chi entra in campo deve rimanere a bocca aperta come nelle serate di Champions».