18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
Calcio

Benitez: ko in Supercoppa stimolo per l'Inter a Bologna

Domani il posticipo della prima giornata del campionato di Serie A. L'allenatore nerazzurro: «La società sa come farmi contento»

MILANO - Premesso che «perdere non è mai bello», Rafael Benitez è «certo» che la sua Inter «saprà reagire» già domani a Bologna per dimenticare il kappaò (0-2) di venerdì sera contro l'Atletico Madrid a Montecarlo in Supercoppa.
Alla vigilia del posticipo della prima giornata del campionato di Serie A, il tecnico spagnolo cerca di guardare agli aspetti positivi dopo la prima, bruciante sconfitta della stagione. «Quella sconfitta può essere un ulteriore stimolo per fare bene, visto anche che l'inizio di campionato non è mai facile, come abbiamo potuto osservare ieri», ha detto il tecnico spagnolo, riferendosi allo 0-0 imposto dal neopromosso Cesena alla Roma all'Olimpico. «Negli ultimi anni l'Inter ha sempre avuto delle partenze un po' lente, siamo reduci da una preparazione resa complicata dall'arrivo in ritardo dei giocatori reduci dai Mondiali. Il Bologna? Loro ci aspettano, noi siamo l'Inter. Come la preparo? Per me è sempre più importante quello che può fare la mia squadra».

Benitez sta cercando di cambiare la filosofia di gioco dell'Inter, ma ammette che il lavoro non sarà facile e ci vorrà tempo. «Dipende della mentalità e dall'intelligenza dei giocatori», ha spiegato lo spagnolo. «Per ora stiamo cercando di fare bene quello che già sapevano fare, poi, poco a poco, faremo altro. Ma non è facile lavorare per esempio se già dalla prossima settimana perderemo di nuovo per dieci giorni i nazionali». E non nemmeno facile cambiare se la squadra rimane la stessa identica dell'anno prima. «Chiaro che ogni allenatore vorrebbe lavorare con giocatori che già conosce, si guadagna tempo», ha detto Benitez. «Ribadisco che io non mi occupo di mercato, si lavora con la società per cercare di migliorare. Io ho detto chi e cosa mi piace, loro vedranno cosa fare». Il Milan, però, intanto ha preso dal Barcellona l'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic, ex nerazzurro, candidandosi ad un ruolo di primissimo piano. «Il Milan era fortissimo già prima, ora lo sarà un po' di più».

Tornando a guardare in casa sua, Benitez ammette che della Supercoppa contro l'Atletico, la cosa che gli è meno piaciuta è stata la vigilia. «Tutti quei premi dell'Uefa, tutte quelle chiacchiere, loro invece stavano lavorando con un unico obiettivo», ha detto l'allenatore nerazzurro. Contro il Bologna non ci sarà Maicon, infortunato, «ha preso una botta al ginocchio a Montecarlo», potrebbe toccare a Davide Santon? «Ha fatto due, tre allenamenti molto buoni, sono contento, devo capire se sente fiducia e poi decidiamo». E anche a Coutinho? «Ha qualità e talento, sta imparando, può fare il titolare ma non voglio metterlo sotto pressione», ha detto Benitez.
Che non condanna Diego Milito per l'errore dal dischetto al 90' della partita con l'Atletico: «E' un giocatore intelligente, capisce quando gioca bene o meno e sa il perchè, ma io sono contento del suo lavoro. Per rendere la vita facile agli attaccanti, però, tutta la squadra deve fare bene. Nessuno è intoccabile, si è perso tutti insieme. Parlare dei singoli non ha senso, tutti possono sbagliare».