19 agosto 2025
Aggiornato 05:30
La conferma

Moratti: Maicon non è più sul mercato

Il Presidente dell'Inter: «Balotelli al Manchester City? Grandi passi non ce ne sono, vedremo, Mascherano? Se non vendiamo, non compriamo»

MILANO - Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, conferma che il terzino brasiliano Maicon non lascerà Milano. «Mi sembra di averlo detto ieri che ormai rimane all'Inter». Nessun dietrofront nella trattativa con il Real Madrid: ««Non è stato un cambiamento di idea. Maicon è stato trattato da altre società come chiaramente lo sono stati altri giocatori che ci vengono richiesti, solo che io personalmente lo considero forte, talmente forte che forse mi è concesso anche di decidere di non venderlo», ha spiegato uscendo dagli uffici della Saras. Anche se il Real Madrid offrisse 30 milioni di euro: «Ho ritirato il giocatore da ogni trattativa di calciomercato».
Tenere in squadra il laterale destro ritenuto trai i migliori al mondo equivale per Moratti ad un nuovo acquisto: «Sì, equivale, soprattutto dal punto di vista economico. Più o meno è così, anche il carattere del giocatore e il suo attaccamento che ha dimostrato in questo periodo sono stati fondamentali». Il patron nerazzurro però non vuole sentir parlare di rinnovo: «Non date questa idea, per favore, né a lui né a me».
Nessuna novità sulla trattativa tra Mario Balotelli e il Manchester City: «Grandi passi non ce ne sono, vedremo».

MASCHERANO - Con Maicon tolto dal mercato il patron dell'Inter chiude la porta a nuovi arrivi in neroazzurro, compreso Javier Mascherano del Liverpool. «Credo che l'Inter non abbia nessuna necessità di prendere nuovi giocatori e, inoltre, la soddisfazione nasce anche dai giovani che abbiamo visto in America, ma che avevamo visto già, e quindi questo ci mette in condizione di essere tranquilli», ha spiegato. Porte chiuse quindi anche per l'argentino Mascherano per il quale bisognerebbe fare una «pazzia» da 30 milioni. «A questi livelli non sono possibili, in questo momento qui, non avendo venduto nessuno». Stesso discorso per Giuseppe Sculli: «Rientra in questo discorso che facevamo: se non vendiamo, non compriamo».