26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Spareggio Champions

Rossi: Palermo-Samp è una finale

I blucerchiati hanno due punti di vantaggio. L'allenatore rosanero: «Bisognerà giocarsi tutto con l'Atalanta»

PALERMO - Anche se alla fine del campionato di Serie A mancherà, dopo quella di domani, «ancora un'altra partita», Delio Rossi ammette che Palermo-Sampdoria di domani al Barbera «si può considerare a tutti gli effetti una finale». L'allenatore rosanero, infatti, ritiene che per poi andare a giocarsi «con grande speranza» la possibile qualificazione in Champions League nell'ultima giornata a Bergamo contro l'Atalanta, la sua squadra dovrà innanzi tutto «vincere domani».

Nella corsa al quarto posto, i blucerchiati precedono i rosanero di 2 punti. «Lasciamo stare però definizioni di guerra e cose simili», ha detto Rossi. «Loro giocheranno per vincere? Anche io ho sempre preparato le mie partite per vincere, non vedo perchè non dovrebbe farlo Delneri. Dover vincere per forza una spada di Damocle? Vorrei sapere chi non avrebbe messo la firma per avere questa chance a novembre. Ce la giocheremo, se loro saranno più bravi ci toglieremo il cappello».

Secondo Rossi, il pericolo non arriverà solo da Antonio Cassano: «Se la Samp ha quella posizione di classifica, non è solo per Cassano, è un giocatore importante ma la Samp ha fatto benissimo anche senza di lui». E il pubblico del Barbera potrebbe essere invece l'arma in più del suo Palermo. «Ci riempiranno d'amore e spero proprio che riusciremo a trasformare la loro spinta in energia positiva», ha detto Rossi. «Loro hanno due risultati su tre, noi uno: tutto qui. Il pericolo maggiore della Samp è che è una buona squadra, ma di buone squadre ne abbiamo affrontate tante. Non pensavo ad una corsa a due, mi ero immaginato una grande volata. Se si vuol diventare grandi bisogna convivere con i 'dentro o fuori' da giocarsi ogni tre giorni. La differenza a parità di qualità tecniche la fa la testa. Stiamo studiando sotto questo punto di vista».
Quella di domani non sarà però la sua partita più importante: «Direi di no, sarò stato fortunato, ma nella mia carriera ho affrontato anche Real Madrid e Liverpool», ha detto Rossi.