29 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Roma-Catania

Ranieri: mi aspetto una reazione contro gli etnei

Su Mourinho: «Facile se hai Abramovich e Moratti come presidenti»

ROMA - La Roma cerca il riscatto dopo la sconfitta di Europa League di giovedì contro il Panathinaikos. L'allenatore dei giallorossi Claudio Ranieri ha auspicato per la gara di domani con il Catania «una grande reazione» da parte dei suoi giocatori. Della squadra etnea, affrontata e battuta in Coppa Italia, poco meno di un mese fa, il tecnico non si fida: «Il Catania superato in Coppa era una squadra diversa con molte riserve e comunque sia ci ha fatto penare per un'ora. Domani sarà un altro Catania, lo ha detto lo stesso Sinisa Mihajlovic».

Domani dovrebbe essere confermato tra i pali Doni, anche se Ranieri sull'argomento non si sbottona: «Lo saprete domani chi gioca in porta, se ve lo dico adesso di che parlate per tutta la sera - ha detto scherzosamente, aggiungendo poi che - in linea di massima la scelta è scontata, ma mi riservo la scelta di tutta la squadra il sabato sera. Doni sta vivendo questo momento in normalità, mi pare che riguardo alla gara di giovedì si voglia trovare un colpevole, quando il colpevole è tutta la Roma che negli ultimi minuti ha abbassato la guardia. Ci era successo a Cagliari, ci è risuccesso giovedì. Non è colpa di uno solo. Doni è un ragazzo intelligente che ha voglia di riprendersi la maglia da titolare e su questo fatto mi ha fatto piacere la nota di Francesco Totti scritta sul suo sito. Si è dimostrato un vero capitano».

CAPITOLO MOURINHO - Ranieri, poi, ha commentato le frasi di Josè Mourinho, che ieri aveva chiamato in causa la società giallorossa, rea di piangere troppo sulle difficoltà di mercato: «Non devo aggiungere nulla di più di quello detto da Paolo Montali, capisco Mourinho che non è mai passato in queste situazioni, è facile parlare quando si passa da Roman Abramovich a Massimo Moratti. Con queste parole il portoghese cerca solo di caricare la sua squadra, carica la tensione dei suoi, in questo è bravissimo e bisogna riconoscerlo».

FORTUNA - Infine l'allenatore romanista ha toccato l'argomento fortuna: «I giornali hanno parlato nel recente passato di una Roma fortunata, la mia squadra non è fortunata, ma è caparbia, volitiva e determinata. Ogni partita è importante e la squadra deve ragionare sotto questo profilo. La squadra - ha concluso il tecnico - si è apparecchiata un bel pranzo, ora sta a loro decidere se sedersi e mangiare oppure prendere e andare via».