1 maggio 2024
Aggiornato 23:30

Juve-Inter, Ranieri: Non ci siamo illusi, ma cavalcato l'onda

Allenatore bianconero: «Difendere anche secondo posto»

TORINO - Per una Juventus che secondo Claudio Ranieri «non ha rimpianti» in campionato, ma che affronterà domani l'Inter all'Olimpico di Torino nell'anticipo della trentaduesima giornata di Serie A «per vincere», perché l'obiettivo bianconero è «accorciare da chi ci sta davanti ed allungare su chi insegue», la prospettiva, in caso di successo, è di riportarsi a -7 dai nerazzurri e dalla vetta della classifica, ma anche quella di precipitare, in caso invece di sconfitta, a -13, e di cedere così definitivamente le armi.

«Noi stiamo costruendo, dobbiamo lavorare, anche se ora e subito l'obiettivo è quello di inseguire sempre il massimo, la vittoria, perché non siamo in una squadra qualunque», ha detto oggi Ranieri. «Ora siamo lontani, siamo stati più vicini ma non ci siamo illusi, era giusto cavalcare l'onda. Adesso però dobbiamo anche pensare al secondo posto, perché dopo averlo occupato praticamente per tutta la stagione, sarebbe un peccato perderlo». Alle spalle dei bianconeri c'é infatti il Milan a -2, con uno scontro diretto ancora da giocare a San Siro.

«Noi sappiamo il lavoro che c'é dietro la nostra classifica e per questo dico che anche se abbiamo fatto due campionati straordinari, non dobbiamo perdere di vista questo», ha detto Ranieri. «Noi dobbiamo continuare a pensare partita per partita, la lotta con l'Inter forse ci ha condizionato un po', perché sembrava che tutte le altre partite fossero facili e già vinte, invece poi abbiamo perso con il Chievo e sono diventate tutte difficili. Ma noi sappiamo che nel finale di campionato ogni partita è un massacro, tutti devono vincere per forza. Il mio sforzo è proprio chiedere il massimo ai ragazzi partita per partita, i tranelli sono sempre dietro l'angolo».

E poi c'é una Juve che, come ammette lo stesso allenatore bianconero, «che se non va al 120 percento va in difficoltà, di punti ne fa pochi». Ranieri si aspetta di trovare domani «la solita Inter, una squadra pratica, quadrata, solida, cinica», e spera che la sua squadra riesca a «giocare la sua partita, dobbiamo cercare di fare il nostro calcio con la massima intensità e determinazione». Quello tra i due portieri, il brasiliano Julio Cesar per l'Inter e Gigi Buffon, in questo momento probabilmente i due migliori al mondo nel ruolo, sarà un duello nel duello, ma Ranieri non ha dubbi: «Buffon è sempre il numero uno, non lo cambio per nessuno e non lo vendo nemmeno per 100 milioni. Che poi tanto non sono soldi miei», ha scherzato.

Intanto in settimana l'amministratore delegato Jean-Claude Blanc, in risposta a nuove polemiche piovute intorno a Ranieri, ha confermato l'allenatore anche per la prossima stagione. «Non è che se mi confermano a parole sto più tranquillo, lo ero anche prima», ha detto Ranieri. «L'unica cosa che so è che prima o poi mi tocca, di questo sono sicuro, nel momento in cui nasco, muoio anche. Poi ci sono anche delle persone che parlano con l'intento di rompere gli equilibri, ma io in società vedo unione d'intenti e coesione». Chiusura dedicata ai tormenti di un avversario che non ci sarà, Adriano. «So solo quello che ho letto, mi dispiace, è un grosso campione, lo volevo anche al Chelsea quando stava al Parma».