Maroni: «Nessuna tolleranza contro i tifosi violenti»
Audizione al Senato del ministro dell'Interno sui disordini di Roma-Napoli. «Si è scoperto che molti tifosi avevano segnalazioni per più reati, un ulteriore fattore di rischio ed un moltiplicatore della violenza in occasione delle partite»
«Nessuna tolleranza» contro i tifosi violenti: «se dovessero succedere episodi come quello di cui si sono resi protagonisti i tifosi del Napoli, le tifoserie saranno colpite allo stesso modo». Lo ha detto oggi il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso di un'audizione alla commissione Affari Costituzionali del Senato.
Sui disordini verificatisi al primo turno di campionato il ministro ha rilevato che «si è scoperto che molti tifosi annoverano segnalazioni per più reati. La presenza di un numero così elevato di persone avvezze a condotte criminali, in particolare modo di soggetti appartenenti o contigui alla camorra - ha evidenziato Maroni - costituisce un ulteriore fattore di rischio ed un moltiplicatore della violenza in occasione delle partite».
«Avendo appreso che i tifosi del Napoli avevano deciso di recarsi in massa a Roma in treno - ha spiegato - la questura il 30 agosto ha chiesto a Trenitalia di aggiungere il maggior numero di carrozze possibile ai treni diretti a Roma nella mattina del 31. In relazione ai numerosi biglietti venduti (3.096) Trenitalia ha così aggiunto 4 carrozze all'Intercity Plus».
In un primo tempo, ha proseguito, «le operazioni di filtraggio e verifica dei titoli di viaggio è iniziata regolarmente fino a quando alle 10.15 un gruppo di circa 200 tifosi, approfittando delle operazioni di soccorso ad un sostenitore del Napoli colpito da malore, ha superato lo sbarramento sottraendosi al controllo, pur essendo in possesso del biglietto».
«I tifosi - ha detto ancora il ministro - sono arrivati a Roma alle 15.45 a ridosso dell'intervallo tra il primo e il secondo tempo della partita. Secondo quanto riferito dalle autorità di Roma, nella fase di filtraggio per l'accesso allo stadio alcuni tifosi hanno tentato lo sfondamento con lancio di oggetti sulle forze dell'ordine: due tifosi sono così stati arrestati».
Emendamenti saranno proposti nel disegno di legge sulla sicurezza che la prossima settimana inizierà il suo iter al Senato, ha annunciato il ministro, per prevedere un aggravamento delle sanzioni per chi aggredisce le forze dell'ordine e per definire meglio i rapporti tra la giustizia sportiva e le autorità di sicurezza. «Dopo i disordini di Roma-Napoli - ha spiegato Maroni - il giudice sportivo ha stabilito la chiusura delle curve del Napoli, una decisione che ha un'influenza anche sulla gestione ordine pubblico da parte nostra».
«Gli stadi di calcio sono quasi tutti a norma, chi non lo è ha avuto deroghe, ma io ho sospeso tutte le deroghe: già da questa giornata negli stadi non a norma non si svolgeranno partite. Basta deroghe - ha affermato - si è dato il tempo necessario per mettersi a norma, se lo stadio non è a norma, la partita si gioca da un'altra parte o a porte chiuse: se non si fa così non si raggiunge il risultato».
Il ministro Maroni ha inoltre annunciato che dopodomani partirà un'iniziativa straordinaria di comunicazione del ministero dell'Interno, come risposta alla violenza dei tifosi: «Ci saranno spot su reti televisive in cui si utilizzeranno gli episodi di violenza dei tifosi contrapposti alle buone azioni calcistiche. Gli spot saranno on line sui siti delle società calcistiche e saranno proiettati sui maxischermi in occasione delle partite».
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