16 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Microbioma

Malattie cardiovascolari: potrebbero essere scatenate dal nostro microbiota

Nuove conferme circa il ruolo chiave svolto dal microbiota nelle malattie cardiovascolari. Ecco perché alcuni rischiano e altri no

Le malattie cardiovascolari possono essere scatenate dal microbiota
Le malattie cardiovascolari possono essere scatenate dal microbiota Foto: lenetstan | Shutterstock Shutterstock

Il microbiota umano è forse una delle cose che ha suscitato maggior stupore tra i vari scienziati di tutto il mondo. Fino a qualche anno fa, infatti, conoscevamo l’esistenza di batteri e altri microorganismi che si trovavano all’interno del nostro intestino. Avevamo notato che in seguito a una cura antibiotica o farmacologica avrebbero potuto presentarsi diversi problemi di salute, ma di certo non immaginavano che le implicazioni erano davvero numerose. Il microbiota umano, infatti, si trova praticamente in ogni organo e sembra essere una delle principali cause di salute o malattia, tra queste anche quelle cardiovascolari.

Relazione con l’aterosclerosi
Seppur gli studi sul microbiota umano continuando da diversi anni, possiamo dire che la scienza è ancora all’inizio per quanto riguarda questo argomento. Nonostante ciò, la sua relazione con diverse patologie sta diventando via via sempre più evidente. Tra le varie patologie che possono essere prevenute o, al contrario, provocate da un determinato tipo di microbiota, ci sono quelle cardiovascolari. In particolare l’aterosclerosi, temibile condizione che potrebbe provocare infarto e ictus.

Lo studio
Gli scienziati hanno esaminato i livelli ematici di alcuni prodotti metabolici tipici del microbiota intestinale: il TMAO, il p-cresil solfato, il p-cresil glucuronide e la fenilacetilglutamina. Per farlo hanno arruolato 316 persone e le hanno suddivise in tre gruppi: il primo presentava placche aterosclerotiche piuttosto marcate, altri sembravano avere arterie normali ma altri fattori di rischio e, infine, il terzo gruppo possedeva un’aterosclerosi inspiegabile ovvero vi era una totale assenza di fattori di rischio.

I risultati
«Quello che abbiamo scoperto è che i pazienti con aterosclerosi inspiegabile avevano livelli ematici significativamente più elevati di questi metaboliti tossici prodotti dai batteri intestinali», ha David Spence, professore presso la Schulich School of Medicine & Dentistry di Western e il Robarts Research Institute. L'accumulo di placca nelle arterie è stato valutato tramite ecografia carotidea. Secondo i ricercatori, le differenze che si presentavano nei tre gruppi non potrebbero essere spiegate né con lo stile di vita, né con la dieta, né con la funzione renale. Ciò fa pensare che l’unica vera causa sia la differenza della composizione dei loro batteri intestinali.

Microbiota e aterosclerosi
«C'è un crescente consenso nel campo dei microbioti che funzionerebbero come la tassonomia, in altre parole, le comunità batteriche non sono definite tanto da quali sono, piuttosto da quello che stanno facendo e dai prodotti che stanno rilasciando», ha dichiarato Greg Gloor, PhD, professore presso Schulich Medicine & Dentistry. I risultati, quindi, mostrano come le differenze del microbiota svolgono un ruolo chiave nel rischio di aterosclerosi. Ciò potrebbe aprire le porte a nuove opzioni di trattamento.

Probiotici contro l’aterosclerosi?
«La scoperta e gli studi da noi condotti ci offrono un'opportunità di utilizzare i probiotici per contrastare questi composti nell'intestino e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari», spiega Gregor Reid. Infine, secondo Spence, un altro approccio potrebbe essere rappresentato dal ripopolamento del microbioma intestinale. I risultati sono stati pubblicati su Atherosclerosis.

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[1] Researchers find gut microbiome plays an important role in atherosclerosis – Media Relations