26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Sclerosi multipla

Sclerosi multipla: scienziati scoprono come bloccare l’infiammazione

Un team di ricerca di Cambridge è riuscito a trovare una soluzione per bloccare l’infiammazione nei pazienti affetti da sclerosi multipla

Come ridurre l'infiammazione nella sclerosi multipla
Come ridurre l'infiammazione nella sclerosi multipla Foto: Shutterstock

Una nuova speranza per tutte le persone affette da sclerosi multipla: grazie a un recente studio, infatti, è stato possibile identificare un meccanismo molecolare che permette di migliorare l’azione delle terapie con cellule staminali neurali. La scoperta è stata resa possibile grazie a un team di scienziati della Wellcome trust, Medical research council stem cell institute dell’università di Cambridge, coordinati da Stefano Pluchino.

Riduzione dell’infiammazione
Oggi sappiamo che alla base della sintomatologia che si evidenzia nei pazienti affetti da sclerosi multipla c’à la cosiddetta neuro-infiammazione, responsabile della sua progressione. L’infiammazione cronica si manifesta anche in seguito a un’alterazione di differenti risposte difensive. La prima, e più comune, è l’attivazione continua delle cellule immunitarie che generalmente fungono da spazzini per i nostri tessuti.

Il sistema nervoso centrale
Le alterazioni di cui sopra, aumentano l’infiammazione e nella sclerosi multipla si evidenziano a livello del sistema nervoso centrale ad opera dei macrofagi provenienti dalle microglia. In fase infiammatoria queste ultime, insieme ai macrofagi, «riciclano» il succinato, un prodotto derivante dal metabolismo cellulare. Tuttavia, quando viene prodotto in quantità eccessive può divenite tossica per il sistema nervoso centrale.

I risultati della ricerca
In seguito ai risultati ottenuti dai ricercatori, il team di Pluchino è riuscito a dimostrare come il succinato aumenti in maniera significativa il fluido cerebro-spinale. Ma dopo aver effettuato un trapianto di staminali per via intracerebroventricolare si possono ottenere effetti benefici, per lo più riduttori dell’infiammazione. Ma non solo: a seguito della terapia viene anche rilevata una diminuzione del numero di macrofagi, di microglia del sistema nervoso centrale e dei livelli di succinato.

Cellule staminali neurali indotte
Gli scienziati hanno fatto ringiovanire le cellule adulte della pelle, dando vita a cellule staminali indotte. Queste, se trapiantate nei topi, possono bloccare le cellule del sistema immunitario che provocano l’infiammazione. «Riuscendo a modificare lo stato di infiammazione cronica attraverso meccanismi fisiologici, si apre una prospettiva nuova per diverse malattie neurodegenerative ritenute sino ad oggi incurabili. A Cambridge si sta già lavorando a una sperimentazione sull'uomo di fase uno: siamo davvero all'inizio ma siamo del tutto focalizzati per riuscire a iniziare il reclutamento dei primi pazienti fra 5 anni», conclude all'ANSA Stefano Pluchino. Lo studio, condotto con il sostegno dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e della sua Fondazione (Fism), ha richiesto la collaborazione di diversi ricercatori italiani tra cui anche Luca Peruzzotti-Jametti.

Leggi anche: Lotta alla sclerosi multipla, ricercatori scoprono come riparare la mielina
Scienziati italiani riescono a individuare un metodo «naturale» di riparazione della guaina mielinica