25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Probiotici e cancro al colon

I probiotici prevengono e riducono il cancro al colon

Un nuovo studio ha messo in evidenza come alcuni probiotici implicati nella produzione di istamina possano ridurre il rischio di cancro al colon o minimizzarne la formazione

I probiotici prevengono il cancro al colon
I probiotici prevengono il cancro al colon Foto: Shutterstock

Della stretta relazione tra cancro e microbioma ne abbiamo parlato in maniera approfondita in un recente articolo. Ora arriva una nuova conferma da un lavoro scientifico che mette in evidenza come l’assunzione sistematica di prebiotici possa essere l’arma più efficace nel prevenire il cancro al colon.

I fattori che aumentano il rischio di cancro
La scienza non sa ancora niente di preciso. Ipotizza, però, che vi siano alcuni fattori che aumentano il rischio di cancro. Tra questi ricordiamo – in primis – le alterazioni genetiche seguite dal fumo, obesità, malattie infiammatorie intestinali e mancanza di attività fisica. Tuttavia, oggi si sa che nello sviluppo del cancro del colon-retto gioca un ruolo chiave anche la flora batterica intestinale.

Il lattobacillo giusto
Lo studio, coordinato dal dottor James Versalovic, professore di patologia e immunologia del Baylor College of Medicine di Houston, ha valutato l’efficacia di alcuni fermenti lattici nella prevenzione del cancro al colon. In particolare ha testato il Lactobacillus reuteri, un lattobacillo presente naturalmente nelle budella dei mammiferi. Già studi precedenti erano riusciti a dimostrare come questo fosse in grado di ridurre l’infiammazione intestinale. Oggi pare essere intimamente collegato con la prevenzione del cancro al colon.

  • Sapevi che…?
    Una ricerca condotta negli anni ottanta è riuscita a dimostrare come il lattobacillo L-Reuteri sia in grado di produrre una sostanza antibiotica ad ampio spettro denominata reuterina. Essa è in grado inibire la crescita di batteri gram-negativi e gram-positivi nel tratto gastro intestinale.

Minimizza la formazione del tumore
Durante lo studio – pubblicato sul The American Journal of Pathology – e condotto su modello animale, si è potuto notare come la riduzione di un enzima chiamato istidina decarbossilasi o HDC può portare al cancro del colon retto. Probabilmente ciò è dovuto a un aumento dell’infiammazione che si manifesta a livello locale. D’altro canto il lattobacillo reuteri può aiutare l’organismo a produrre più HDC grazie a una migliore conversione della L-istidina a istamina. L’istidina si trova in grandi quantità nelle proteine della soia, nei fagioli, nella carne di cinghiale, nel merluzzo e l’albume.

Lo studio
Il team di Versalovic ha così voluto testare se Reuteri potesse essere davvero in grado di inibire la formazione del cancro al colon. Nei topi che presentavano un deficit di HDC è stato somministrato il lattobacilli Reuteri, mentre al gruppo di controllo è stato dato del normale placebo. Il lattobacillo è stato fatto assumere sia ai topi non affetti da tumore che quelli a cui è stato indotto il cancro con ossido di azometano, un composto chimico fortemente infiammatorio utilizzato nella ricerca scientifica per dare origine al tumore del colon-retto.

I risultati
Quindici settimane dopo lo studio, i ricercatori hanno osservato il tratto gastrointestinale dei topi al fine di rivelare la progressione del tumore e l’azione dei probiotici. Dai risultati è merso che L. Reuteri è stato in grado di stimolare la produzione di HDC e aumentare i livelli di istamina. Inoltre chi aveva assunto il probiotico presentava tumori di dimensioni nettamente inferiori, ma questo valeva solo se il ceppo era attivo. Nessun effetto positivo è stato registrato nei fermenti inattivati. «I nostri risultati suggeriscono un ruolo significativo per l'istamina nella soppressione dell'infiammazione intestinale cronica e della tumorigenesi del colon. Abbiamo anche dimostrato che le cellule, sia microbiche che mammifere, possono condividere metaboliti o composti chimici che insieme promuovono la salute umana e impediscono la malattia», ha spiegato il dottor Versalovic. Dai risultati gli scienziati auspicano che in un vicino futuro i medici possano prendere in considerazione i probiotici che convertono l’istidina in istamina per la cura del cancro del colon retto. «Siamo in procinto di sfruttare i progressi della scienza del microbioma per facilitare la diagnosi e il trattamento della malattia umana: semplicemente introducendo i microbi che forniscono sostanze di vita mancanti, possiamo ridurre il rischio di cancro e completare le strategie di prevenzione del cancro basate sulle diete».

[1] Talarico TL, Casas IA, Chung TC, Dobrogosz WJ. Production and isolation of reuterin, a growth inhibitor produced by Lactobacillus reuteri. Antimicrob Agents Chemother. 1988 Dec;32(12):1854-8

[2] Cleusix V, Lacroix C, Vollenweider S, Le Blay G. Glycerol induces reuterin production and decreases Escherichia coli population in an in vitro model of colonic fermentation with immobilized human feces. FEMS Microbiol Ecol. 2008;63(1):56-64